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I “Carri di Tespi” erano dei teatri itineranti costituiti da strutture in legno, spesso coperte, in cui si esibivano le compagnie itineranti.
Furono molto in voga nel periodo fascista; durante il quale, trasportati da grossi autocarri, giravano l’Italia ben tre gruppi di prosa ed uno di teatro lirico. Lo scopo era quello di diffondere la cultura teatrale anche tra quelle fasce sociali che diversamente non ne avrebbero avuto alcuna possibilità.
A Termini Imerese il “Carro dei Tespi” giunse nel 1934 e se ne ha traccia attraverso un documento del comune in cui si parla dell’argomento in questa maniera: “….Vista la richiesta del Presidente del Dopolavoro Provinciale tendente ad ottenere degli impegni da parte del Comune per fare qui agire il “Carro di Tespi”, riconosciuta l’opportunità che il detto carro dia uno spettacolo drammatico in questo comune e considerato che le richieste del preposto Presidente del Dopolavoro Provinciale consistono in un contributo fisso di lire 500….Deliberiamo di concedersi il contributo di lire 500….” Il documento reca la firma del Podestà che allora era il Cav. Roberto Verrone. Il teatro itinerante rimaneva nelle città visitate per più giorni, spesso anche settimane, proponendo al pubblico spettacoli sempre diversi; ogni compagnia infatti aveva in repertorio più di un testo. Non è specificato nel documento; ma da quel che si sa dai racconti tramandati a voce, a Termini Imerese gli spettacoli estivi del 1934 si tennero nel Piano del Duomo che allora si chiamava Piazza Vittorio Emanuele III°. Fu comunque quella l’unica volta che il “Carro di Tespi” venne nella nostra città.
Testo a cura di Nando Cimino
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