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I familiari hanno ospedalizzato la donna due volte in ventiquattro ore, lunedì 19 e martedì 20.
Il medico ha condotto Silvana all’ospedale di Caltagirone, in provincia di Catania.
La cinquantaseienne era in preda a forti dolori e vomito.
Per ben due volte l’hanno mandata a casa con la prescrizione di cura domestica che però non ha portato gli effetti sperati, dato che la donna continuava a stare male.
Non vedendo alcun risultato con i farmaci prescritti la donna si è rivolta al pronto soccorso dell’ospedale di Vittoria al fine di effettuare ulteriori controlli ed una Tac.
I familiari hanno fatto sapere che il medico ha riportato subito la donna di 56 anni al nosocomio di Vittoria per essere operata, a causa degli esiti preoccupanti dell’esame.
L’intervento, tuttavia, non è bastato a salvarla poiché il giorno dopo è deceduta.
I medici non riuscivano a capire come in quella condizione gravissima fosse riuscita ad arrivare in ospedale.
I familiari sono sconvolti dalla perdita, anche perché la donna non aveva mai sofferto di alcuna patologia.
Nutrirebbero, però, molti dubbi sulle cure ricevute in ospedale poiché pensano che se le cure fossero state più repentine forse la loro amata Silvana sarebbe ancora con loro.
Dunque i parenti hanno deciso di andare in fondo alla questione e portare la cosa alle autorità giudiziarie.
Attraverso l’Area manager per la Sicilia e responsabile della sede di Ragusa, Salvatore Agosta, si sono affidarti a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini.
Hanno presentato denuncia-querela presso la stazione dei carabinieri di Vittoria, chiedendo all’autorità giudiziaria di accertare i fatti.
Insieme alle esatte cause della morte di Silvana Perticone ed eventuali omissioni da parte dei medici che l’hanno seguita. Istanze che confidano possano essere riscontrate al più presto dalla Procura.
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