Termini Imerese: un lumino per le vittime della strage di Altavilla e per Navalnyj, oppositore di Putin FOTO

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Un lumino per ricordare la tragica morte di Navalnyj, oppositore di Putin, in una prigione della Siberia, ma anche per le vittime dell’efferato delitto di Altavilla Milicia.

A seguito di un invito, tramite social, numerosi cittadini e cittadine di Termini Imerese ha acceso un lumino deponendolo sul muro di recinzione del Duomo.

La prima torcia è stata accesa dal parroco della Maggior Chiesa, padre Antonio Todaro, il quale ha successivamente condotto una beve preghiera. Soddisfatti gli ideatori dell’evento, anche per la partecipazione di bambini e giovani.

Riflessioni 

Siamo al tramonto della civiltà?
Il “Male” ha il sopravvento sul “Bene”?
Dalla lontana Siberia, dove è stato assassinato Aleksej NAVAL’NYJ, oppositore del criminale Vladimir Putin, alla vicina Altavilla Milicia, teatro del più efferato delitto degli ultimi tempi, degno soltanto dei più feroci criminali di mafia, squilla l’allarme che colpisce il cuore e lo spirito di donne e uomini, giovani e anziani, credenti e non credenti.
Diamo un segnale che il mondo civile non è disposto a farsi sopraffare.

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Lo scorso lunedì, al tramonto del sole (ore 17,47), sono stati accesi alcuni lumini nella parte interna del muretto di recinzione del sacrato della Maggior Chiesa di Termini Imerese, con spirito religioso e, nello stesso tempo, laico, per fugare le tenebre che tentano di avvolgere il mondo, anche a conferma delle tradizioni di civiltà che, dalla antica Imera, sono il legittimo vanto di Termini Imerese.

Nelle foto: uno scorcio dei lumini accesi.
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