Isnello, il sindaco contro Lavardera: “Non si specula sulla salute dei madoniti”

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Il sindaco di Isnello Catanzaro: dall’onorevole Lavardera messaggio privo di fondamento, fuorviante e scorretto

Dopo i numerosi pensionamenti la carenza dei medici di base è un problema serio nel comprensorio delle Madonie. Un problema che riguarda molti comuni dell’entroterra del palermitano.

Così a pagarne le conseguenze sono gli utenti che sono spesso costretti a percorrere chilometri per anche per una semplice prescrizione medica.

 A Isnello grazie all’impegno del sindaco Marcello Catanzaro e a Collesano del sindaco Tiziana Cascio i due comuni avranno un medico di base. Ma una frase scritta sul suo profilo Facebook dal deputato regionale Ismaele Lavardera di Sud Chiama Nord, che rivendica la paternità della risoluzione del problema, ha fatto letteralmente saltare dalla sedia i due sindaci. Così Marcello Catanzaro, primo cittadino di Isnello, ha preso carta e penna ed risposto per le rime a Lavardera.

Giusto in questi giorni, con la collega Tiziana Cascio apprendiamo di un post scritto dall’Onorevole La Vardera sulla sua pagina fb, con cui lo stesso Onorevole rivendica, soddisfatto, che grazie ad un atto parlamentare, immagino formulato dal suo gruppo, è stato possibile risolvere la questione del Medico di Medicina Generale nelle Comunità di Isnello e Collesano.

Questo messaggio, per chi non ha seguito i fatti o magari non vive nei nostri territori, induce a ritenere che l’azione politica di Lavardera sia stata decisiva per risolvere la questione della medicina di base nei due Comuni. Bene, questo messaggio è completamente privo di fondamento, fuorviante e anche molto scorretto. In politica occorre essere seri e onesti intellettualmente.

La risoluzione del problema del medico di medicina generale, venutosi a creare nell’ambito territoriale Collesano – Isnello, dopo il pensionamento del Dott. Giuseppe Mogavero dello scorso 18 Gennaio (Medico di base massimalista) si è ottenuta grazie ad un lavoro ostinato, costante e coordinato intrapreso dalle Amministrazioni dei due Comuni interessati e dal Dott. Casiglia, Direttore del Distretto Sanitario 33 – Cefalù. Un lavoro intenso che ci ha visti impegnati anche durante i fine settimana, determinati come eravamo, a trovare una soluzione nel più breve tempo possibile.

Un problema parzialmente risolto, in realtà. Da Amministratore che fa parte di un’area interna, infatti, non ci si può ritenere assolutamente soddisfatti del risultato raggiunto, perché altre Comunità ancora vivono questo disagio e nelle condizioni in cui versa la nostra sanità pubblica, certamente, questo problema tornerà ad interessare altre comunità ancora. Occorre, perciò, elaborare soluzioni incisive e strutturali che rendano efficiente l’assistenza territoriale. E questo è un compito che spetta ai parlamentari e non certo agli Amministratori. E’ la politica che deve studiare ed elaborare soluzioni ai problemi, possibilmente prima che si manifestino in tutta la loro gravità.

Alcune possibili soluzioni le abbiamo, comunque, individuate e le rappresenteremo a breve all’Assessore competente.

E se l’onorevole La Vardera ne vorrà sapere di più, siamo disponibili ad un confronto serio, leale e nel rispetto dei ruoli”.


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