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NOTIZIE DI CRONACA DALL’ITALIA
«Abbiamo avuto molta paura, la nostra prima notte di nozze trascorsa in pronto soccorso». Queste le parole che Paolo e Valeria, i due sposi del banchetto finito col crollo del solaio e il ferimento di alcuni invitati, hanno detto a chi era al pronto soccorso dell’ospedale San Jacopo di Pistoia dove i due 26enni sono stati trasportati.
I due fortunatamente, dopo tutti gli accertamenti, sono stati dimessi.
Il racconto
Sia l’uomo che la donna erano stati trasporti in ospedale per accertamenti: le dimissioni in serata. Per loro, fanno sapere fonti sanitarie, solo qualche contusione e tanta paura. Tra i feriti in codice rosso arrivati ieri nel nosocomio pistoiese anche una donna incinta che non è in pericolo di vita ma che resta ricoverata in osservazione. Al San Jacopo delle 12 persone ferite arrivate a seguito del crollo ne restano ricoverate tre, tra cui la donna incinta. All’ospedale fiorentino di Careggi sono invece stati trasportati un uomo e una donna, entrambi in codice rosso. I due sono ricoverati in prognosi riservata e, sempre secondo quanto appreso da fonti sanitarie, sarebbero in condizioni stabili.
Lo sposo, secondo quanto si apprende, sarebbe originario del Fiorentino e residente a Scandicci (Firenze) mentre la moglie sarebbe di origine americana. Il matrimonio era stato celebrato poche ore prima nella parrocchia di San Bartolomeo in Tuto a Scandicci dove risiede anche la famiglia del 26enne.
Le parole del sindaco di Pistoia
«Sul posto ieri sera sono arrivati i proprietari della struttura e si sono intrattenuti sia con i vigli del fuoco che con i carabinieri per cercare di ricostruire i fatti e capire come era stato locato il locale – ha spiegato il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, subito arrivato sul luogo dell’evento -. Attraverso la centrale delle maxiemergenze i soccorsi sono stati tempestivi così come il coordinamento. La complessità era quella di coordinare l’attivazione dei pronto soccorso e trovare i mezzi per gli spostamenti dei feriti. A tutti è stata offerta la possibilità di fare controlli negli ospedali. Ci teniamo a monitorare i codici rossi e gialli con la speranza che i feriti possano essere dimessi al più presto. E’ già un sollievo sapere che nessuno è in pericolo in vita».
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