Orrore a Palermo: è morto Aron, il cane legato a un palo e bruciato vivo dal padrone ai “Giardino Inglese” FOTO

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Tutto è accaduto nella tarda serata di martedì nei pressi del Giardino Inglese  a Palermo.

Erano le 22 circa, quando dei passanti hanno notato una scena agghiacciante, un cane vivo, legato a un palo in fiamme.

Dalle prime informazioni sembrerebbe che il proprietario sarebbe affetto da disturbi psichici ed affermava che il cane era posseduto dal diavolo.

Aron, il pitbull bruciato, è stato dato in affido alla Lega anti vivisezione, la stessa associazione dichiara: «Grazie al lavoro incessante del nostro ufficio legale, non lo lasciamo solo e continueremo a portare avanti la nostra battaglia per lui e per tutti coloro che in questo momento sono in pericolo» – e continuando – «Aron ha superato anche la seconda notte ed è stabile al momento. I medici stanno facendo il possibile perché non senta dolore e perché possa esserci anche una sola speranza. Abbiamo ottenuto dall’autorità giudiziaria l’affido e siamo al suo fianco».

Purtroppo, poche ore fà è arrivata la notizia che Aron dopo giorni di sofferenza ed agonia è morto.

 Il cane aveva riportato ustioni su oltre l’80% del corpo e gravi danni agli organi interni.

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I passanti hanno subito fermato l’uomo e chiamato le forze dell’ordine che hanno identificato il proprietario.

Si è anche aperta una petizione per aiutare Aron con già più di 1.000 firme raccolte per la petizione ‘Giustizia per il cane bruciato vivo a Palermo‘, lanciata dall’associazione ‘Uniti per salvarli O.d.v.’ su Change.org.

«Siamo profondamente sconvolti e indignati di fronte all’atroce atto di crudeltà perpetrato contro un innocente pitbull nella zona di via delle Croci, nei pressi della chiesa di Santa Maria del Monserrato a Palermo – si legge nella petizione -. Chiediamo la tua partecipazione attiva firmando questa petizione per sostenere la ricerca di giustizia per questa vittima innocente».

«Sollecitiamo il governo a rivedere e potenziare il codice penale in materia di reati contro gli animali – prosegue -. È fondamentale che la legge rifletta la gravità di tali crimini e che vengano implementate pene severe per coloro che commettono atti di crudeltà verso gli animali».


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