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L’uomo, affetto da una patologia mentale, era tornato a casa dopo il trattamento sanitario obbligatorio senza alcuna misura restrittiva.
Il suo rientro in assoluta libertà, nell’abitazione dei genitori, nel rione teatro della tragica aggressione contro le quattro donne aveva gettato nel terrore decine di famiglie.
“A prescindere dalla dinamica dei fatti contestati, ritengo che per le patologie psichiatriche del mio assistito la custodia cautelare in carcere non sia corretta. È stata disposta una perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e volere al momento dei fatti. In ogni caso presenteremo ricorso al tribunale della libertà”, ha commentato l’avvocato Salvatore Pirrone, legale di Claudio Longo.
I residenti impauriti si erano rivolti al sindaco Giuseppe Di Maggio che aveva informato i carabinieri.
Adesso, per Longo, è arrivata la misura cautelare in carcere. Si trova ristretto nella casa circondariale “Antonino Burrafato” di Termini Imerese.
Fonte: ANSA.
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