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Termini Imerese: Costantino u varberi e i filastrocchi ri Natali

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A cura di Nando Cimino

Oggi le filastrocche sono quasi del tutto scomparse dalla cultura popolare.

Ma anticamente venivano gelosamente conservate e tramandate; ed erano spesso identitarie di una comunità o di un territorio.

Anche a Termini Imerese, che peraltro tra la fine dell’ottocento e i primi anni del novecento era stata meta di emigrazione interna, se ne ascoltavano diverse varianti; e soprattutto in occasioni come il Natale, anche gli anziani ne facevano uso per descriverne costumi e tradizioni.

Ne ricordo una che faceva così: “Maria lavava, Giuseppe stinneva, so figghiu chianceva ca pappa vuleva. Zittiti figghiu ca ora ti pigghiu, ti dugnu a nennè ca pappa un ci nnè”.
Ricordo ancora, che anche per le strade della nostra città, in quei giorni era possibile ascoltare pure “a ninnaredda”.

Per noi “ninnaredda” era quasi una parola magica; un suono che trasmetteva gioia ed emozioni. Erano delle semplici canzoni natalizie, spesso anche improvvisate, che venivano cantate durante “a nuvena” davanti alle chiese, o in quelle case dove era stato allestito un presepe. A Termini Imerese, e questo fin negli anni cinquanta del novecento, a suonare a ninnaredda era spesso Costantino Brancato u varberi.

Costantino era un ometto simpatico, che abitava gnusu; e che, “a scurata”, girava per le strade fredde e semibuie seguito dai bambini del quartiere, e accompagnadosi con il suo vecchio violino cantava pressappoco così:
“…Bammineddu duci, duci, iò ti vegnu a salutari portu latti, meli e nuci, cammiseddi, robbi e ciuri…Zucutu zzù zucutu zzù. – Bammineddu duci, duci, iò ti vegnu ad adurari lu me’ cori canta e dici, ca si tu lu Sarvaturi…Zucutu zzù zucutu zzù…Notti santa, notti bedda, quanta festa ntà lu munnu, ‘ntà lu celu c’è la stidda, stannu l’ancili cantannu… Zucutu zzù zucutu zzù”.

Alla fine gli si regalava qualche spicciolo, un bicchiere di vino, e i cucciddata ri casa. Erano altri tempi; tempi in cui della semplicità si faceva una regola di vita.

BUON NATALE A TUTTI!

(Nella foto la Natività alla chiesa dell’Annunziata)


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Redazione

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