Caccamo: l’intervista allo scrittore caccamese Nicasio Scacciaferro

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Pippo Intile ha incontrato per Himeralive.it incontrato lo scrittore caccamese Nicasio Scacciaferro, autore del saggioUn viaggio interiore da Hogwarts al mondo reale”, edizioni Albatros.

Intanto grazie per aver scelto Himera Live per parlare del suo saggio. Nicasio lei riesce ad evidenziare i diversi aspetti dei romanzi della Rowling e la psicologia dei vari personaggi che va confrontata con la vita reale.

Le chiedo: può dare oggi la letteratura messaggi di pace tra i popoli in un momento particolare per la Terra Santa?

«Grazie per la domanda a cui tento di rispondere sinteticamente anche se la riflessione da fare sarebbe molto ampia ed articolata. La letteratura ha da sempre avuto delle missioni ardue. Basti pensare al compito principale avuto nel passato nella diffusione della lingua e della cultura o facendo mie le parole di Umberto Galimberti “compito della letteratura è quello di educare i sentimenti degli uomini”.

Come in passato, anche oggi, la letteratura è chiamata a continuare la sua missione di culturalizzazione dei popoli. Bisogna proprio puntare sul sapere per arrivare alla pace. La pace è frutto della cultura e proprio per questo motivo la letteratura può, anzi deve portare messaggi di pace.

Basti pensare che proprio in Terra Santa, circa duemila anni fa, la letteratura apostolica ed evangelica ha inaugurato il messaggio di pace più grande di tutti i tempi: la buona novella, l’era della pace e dell’unione tra i popoli. Sorge a questo punto una domanda spontanea vedendo le guerre che affiggono proprio quella terra: il messaggio di pace offerto dalla letteratura è stato nullo?

Sono fermamente convinto che nulla è perduto e mai si è vinti quando si punta sulla cultura e sul progresso dei popoli. Nonostante il male sia molto rumoroso, i silenziosi cammini di pace fanno sentieri e strade nuove in mezzo alle macerie. Tornando alla sua domanda, concludo dicendo che la letteratura della pace può essere paragonata alla goccia che pian piano leviga e addolcisce la pietra; come essa, silenziosa e continua, nella sua umiltà e pazienza riesce ad ammorbidire anche la pietra più dura e spigolosa, così anche la letteratura potrà far tacere per sempre le armi della guerra e della distruzione».

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Ritorniamo ad Harry Potter, a questo meraviglioso maghetto che ha incantato generazioni di lettori.

L’infanzia del nostro protagonista non è stata facile, altri grandi romanzi di epoca vittoriana hanno raccontato altre tristi vicende che poi si proiettavano prepotentemente alla vita reale.

Lei scrive che ognuno può rialzarsi e superare i vari momenti della vita. Ecco Nicasio, per esempio la disabilità fisica può diventare un punto di forza? E come si può arrivare a questa situazione?

«Con questa domanda, lei giunge al cuore del messaggio del mio volume. Prendendo come figura di riferimento l’immagine mitologica della fenice, affermo all’interno del mio scritto, che nella vita bisogna sapersi sempre rialzare da ogni difficoltà o caduta così come fanno le fenici, capaci di risorgere dalle proprie ceneri.

La disabilità fisica di certo è una condizione particolarmente difficile da affrontare. Sono convinto che solo chi sperimenta personalmente la disabilità o chi vive a stretto contatto con persone disabili può davvero capirne le conseguenze e le difficoltà.

Davanti alla disabilità possono esserci due modi di accettazione totalmente differenti: una passiva, che porta l’individuo a considerare la propria vita da disabile un fallimento o un’ingiustizia; e una fruttuosa che porta l’individuo a trovare proprio nella sua disabilità il punto di forza e tirarne fuori il meglio.

Mi viene in mente un cortometraggio realizzato qualche anno fa in lingua inglese ma tradotto in italiano e facilmente rintracciabile su internet dal titolo “Il Circo della Farfalla”.

In questo cortometraggio, diverse persone con un passato difficile alle spalle e con gravi forme di disabilità compiono un salto di qualità e trasformano proprio il loro limite in punto di forza scoprendo potenzialità enormi.

Ecco svelato il senso del titolo del video: ogni persona così come un bruco deve trovare dentro se stesso la forza per spiccare il volo come una farfalla. La diversità è ricchezza, la vita è bellezza, la disabilità è abilità differente.

Di certo compiere questo salto di qualità comporta una grande forza di volontà e in questo bisogna che tutti noi ci impegniamo nel sostegno concreto delle persone più fragili, tutti, nessuno escluso con in primis le istituzioni che devono adottare politiche a servizio dei più vulnerabili e i ruoli amministrativi siano ricoperti da persone che abbiano una sensibilità spiccata per la tematica della disabilità e che siano capaci di trasformare le parole in concretezza e reale sostegno per le persone disabili e per le loro famiglie».

Nicasio grazie ancora e un’ultima domanda che è anche un augurio per il mondo. Ancora oggi in certe regioni del mondo esprimere la propria opinione, scrivere un libro, come ha fatto lei donando bellezza, è vietato, anzi si rischia la vita.

Penso all’Iran ma non solo. Ecco, crede che in un giorno non tanto lontano possano finalmente cadere questi drammatici limiti di certi uomini contro altri uomini illuminati?

«La risposta che intendo dare a questa domanda, parte dal concetto di gratitudine che presento proprio alla fine del mio volume. Mi ritengo una persona fortunata perché libero nel potermi esprimere anche attraverso la pubblicazione del mio saggio.

Purtroppo sono consapevole, che questa possibilità in molti Paesi del mondo rimane preclusa a molti uomini, ma ancor più a molte donne. Regimi di dittatura, oppressione della libertà e censura letteraria purtroppo non sono argomenti del passato ma rimangono presenti ancora nel nostro secolo. Credo che si arriverà un giorno al superamento di queste assurde barriere ma non credo che avverrà nell’immediato.

Questa attesa non deve assolutamente scoraggiarci ma anzi sia per tutti monito di un impegno maggiore affinché anche nel nostro piccolo, doniamo il nostro contributo. A volte pensiamo che non possiamo risolvere noi i problemi di un intero popolo o di una nazione lontana, e su questa riflessione si rischia di arenarsi nell’indifferenza.

Bisogna impegnarsi anche nel nostro piccolo, nel nostro luogo di lavoro, nella nostra città, nelle nostre assemblee a garantire libertà di pensiero, di parola e di opinione a tutti, soprattutto ai marginati della società. Bisogna restare sempre vigili ed attenti affinché la libertà in tutte le sue forme sia garantita anche nelle piccole cose, perché come amava dire il Beato Pino Puglisi: “Se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto”.

Ecco l’augurio natalizio che rivolgo al mondo intero: avere la voglia e la determinazione nel dare il proprio contributo affinché il mondo sia sempre un luogo migliore in cui vivere.

Ringrazio la redazione nella persona di Pippo Intile per l’opportunità di questa intervista ringraziandovi per il vostro prezioso servizio di informazione, invito voi e tutti i lettori di Himera Live a partecipare alla presentazione del mio volume domenica 14 gennaio 2024 alle ore 17,00 nella sala consiliare del comune di Caccamo, momento in cui avrò ancora modo di dialogare piacevolmente con te caro amico Pippo».
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