Termini Imerese si affida a Maria Immacolata

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Anche quest’anno, in una piazza Duomo gremitissima, il sindaco in carica Maria Terranova, ha pronunziato il tradizionale atto di affidamento della città alla Immacolata.

É una consuetudine ben radicata in quei centri in cui sentita è la devozione nei confronti del Patrono; e l’Immacolata è da sempre popolarmente considerata la principale patrona di Termini Imerese. Succede, giusto per citarne una a caso, ogni anno anche a Palermo quando il sindaco di turno, e quest’anno è toccato a Lagalla, fascia tricolore al petto, sale sul carro accanto alla effige della santuzza è affida la città a Santa Rosalia.

Sono atti simbolici che fanno parte di antichi cerimoniali che nella nostra città si erano persi da tantissimi lustri. A Termini Imerese è già stato fatto lo scorso anno e in accordo con la chiesa locale; ed è stato un voler rimarcare la propria identità e far memoria della antica storia religiosa della città. Già nel 1624 infatti, e ancora lo dimostra una lapide che si trova all’interno della chiesa Madre, furono proprio gli amministratori dell’epoca, allora giurati, che a nome del popolo termitano che rappresentavano, fecero solenne atto di affidamento alla Immacolata.

E Termini da allora e sino ad oggi non ha tradito questo patto. Nella nostra città, sono ancora oggi esistenti ben otto chiese, più di trenta edicole votive e nove strade dedicate alla Madonna sotto vari titoli. Ditemi voi se questo non è amore! – Termini ha bisogno di riappropriarsi del senso di comunità che sembra avere smarrito; e quale migliore occasione se non farlo anche attraverso la fede e la religiosità. E’ quindi auspicabile che pure questi gesti emblematici, divengano in futuro consuetudine e non atti sporadici. La storia insegna; a noi il compito di tramandare.
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