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Ergastolo per Pietro Morreale, le commoventi parole di mamma Iana: “Roberta ora puoi volare libera”

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Dopo la sentenza di condanna all’ergastolo (clicca qui) della Corte di Assise d’appello di Palermo per Pietro Morreale, accusato dell’omicidio della fidanzata Roberta Siragusa, strappata alla vita a soli 17 anni, mamma Iana Brancato scrive sui social commoventi parole dedicate alla figlia.

«Sai Ró anche da lontano stasera voglio parlare un pochino con te, tanto lo so che mi senti e che mi ascolti.  Quel 24 gennaio ,quando ho trovato il tuo  lettino  vuoto mi sono sentita crollare il mondo addosso. Poche ore dopo quando è venuta fuori la tua verità   per me papà e Dario è iniziato il calvario del nostro grande  dolore. Il nostro ergastolo. Da lì ho iniziato a pregare per te. Abbiamo pensato sin da subito che volevamo Giustizia per te».

«Non è stato facile accettarlo, ma dovevamo combattere per te e per tutte le donne come te. Oggi siamo arrivati grazie ai carabinieri, alla tua grande testimonianza sull’autopsia, li il tuo corpicino ha parlato tanto. Ai Ris che in modo scrupoloso hanno portato avanti tutti i segni della tua brutta violenza. Un immenso grazie va ai nostri grandi avvocati: Sergio Burgio, Giovanni Castronovo, Giuseppe Canzone  Simona La Verde. Che ci hanno creduto e ci abbiamo creduto fino alla fine. Finalmente giustizia è stata fatta per te», aggiunge mamma Iana.

«L’ergastolo, ma nessuna pena può portarti indietro e ritornare a casa. In particolar modo ringrazio l’avvocato Sergio Burgio che per noi non è stato solo l’avvocato di famiglia, ma anche il mio super psicologo. Nei miei momenti più bui, lui mi sollevava sempre. Solo così possiamo abbattere questa mattanza. Oggi i numeri di femminicidio non si possono più contare. Ergastolo solo così lo possiamo combattere un fatto  così inaccettabile e sconvolgente. L’amore non è possesso. L’amore non è violenza. L’amore non uccide. L’amore non umilia. L’amore non ti tappa la bocca come ha fatto Pietro Morreale – ha concluso Iana Brancato – Basta famiglie all’ergastolo per un povero uomo che uomo non è. Bastava solo che lui quella maledetta sera ti riaccompagnava a casa sana e vegeta. Ognuno per la sua via. Oggi saremmo tutti più sereni e felici. Mi manchi Rò».
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Redazione

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