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Il giovane all’epoca dei fatti era impiegato presso un centro scommesse del centro nel palermitano ed era stato accusato dal titolare di essersi appropriato dì una somma di circa 7.000 euro effettuando indebitamente giocate senza provvedere al versamento della corrispondente somma in denaro.
Il giudice ha accolto le tesi dell’avvocato del giovane Vincenzo La Grua e assolto l’imputato. “C’è una sentenza della Cassazione – spiega il legale – che ha stabilito che non c’è appropriazione indebita in fatti del genere ma si tratta di una questione civilistica e dunque non penale”.
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