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CAPITANO GIACINTO LO FASO – LETTERA ALLA MADRE
Cara mamma, domani sera partiremo, per la zona di guerra credo, per il continente ad ogni modo. E forse andremo dove si combatte; e forse combatteremo anche noi.
Mamma cara, doveva venire questo momento; ed io me lo aspettavo. L’altra sera, quando sono venuto a salutarti, io avevo quasi la certezza che non ti avrei potuto salutare un’altra volta. Ma non volli dirtelo. Non volli dirtelo per non suscitare la tua commozione.
Un favore ti domando mamma; che tu freni la tua commozione. Che tu accolga questa notizia con fermo ciglio, e senza una lacrima; come si conviene a una donna forte; come si conviene a una madre italiana.
Durante la mia, la nostra assenza, tu devi curare specialmente ed assolutamente la tua salute. Pensa, mamma adorata, che i tuoi figli sono da te lontani…ma vogliono ritornare dopo il dovere compiuto; e ti vogliono trovare sana e vegeta, per poterti godere per molti anni in pace.
Vedi…io parto con tanta fede per questa guerra; io parto con animo lieto come ad una festa. Ma io voglio sapere di lasciarti in ottime condizioni. Io voglio essere perfettamente sicuro che tu con calma e pazienza affronterai questo periodo di nostra assenza……Me lo prometti mamma?
Benedici mamma; non temere. Spinta dall’intensità del tuo affetto, la tua benedizione, attraverso mari e monti, mi raggiungerà, e mi darà forza.
Tuo Giacinto.
Il Capitano Giacinto Lo Faso Jannelli sarà il primo soldato termitano a morire eroicamente combattendo al fronte in località Monte Sei Busi, vicino a Redipuglia. Era l’undici novembre del 1915.
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