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Tutti gli episodi contestati ed attibuiti ai due sarebbero stati commessi tra il 7 maggio il 23 agosto 2022.
In particolare sarebbero 4 le rapine consumate o tentate, ascrivibili ad entrambi: tre sarebbero state commesse, in rapida successione e nell’arco temporale di un paio d’ore, nella giornata del 7 maggio 2022 ai danni di tre esercizi commerciali (due consumate per un bottino di circa 1.200,00 euro ed una tentata); un altro episodio di rapina risale invece al 17 agosto del 2022 quando i due, giunti in via Mariano Stabile a bordo di uno scooter di colore bianco, poi risultato rubato, aggredirono alle spalle un giovane che stava procedendo ad effettuare delle operazioni presso uno sportello delle Poste, la rapina non si concretizzò grazie alla pronta reazione della vittima che mise in fuga i due rapinatori.
Risultano invece essere ben 27 gli episodi di rapina, tentata o consumata, contestate al solo R.V. compiute in poco meno di un mese (dal 24 luglio al 23 agosto 2022) e tutte perpetrate in danno di persone di giovane età, spesso minorenni e sempre con lo stesso modus operandi, consistente nell’avvicinare la vittima, anche in pieno giorno, minacciandola talvolta con coltello, cacciavite o con bottiglie di vetro, oppure facendo intendere di essere armato per poi rapinarla dei contanti al seguito.
Un impulso deciso alle laboriose attività investigative, svolte dai poliziotti della Squadra Mobile, Sezione “contrasto al Crimine Diffuso”, è stato fornito dall’acquisizione dei filmati registrati dai sistemi di video sorveglianza in uso agli esercizi commerciali presi di mira e dagli impianti presenti nelle aree dove sono stati perpetrati gli eventi delittuosi, nonché dalle descrizioni fornite dalle vittime.
Inoltre, i due, qualche giorno dopo le rapine effettuate agli esercizi commerciali, furono fermati per un controllo di polizia a bordo di uno scooter di colore blu risultato identico a quello utilizzato per la fuga in occasione delle rapine del 7 maggio 2022 e ripreso dai circuiti di video sorveglianza presenti in zona. Tale motociclo, da controlli esperiti, risultò essere intestato a conoscente di V.R., inoltre i caschi che indossavano durante il controllo erano identici a quelli che i rapinatori indossavano durante la fuga.
Tali circostanze, combinate alla profonda conoscenza del territorio hanno consentito agli investigatori della Squadra Mobile di restringere il cerchio sugli odierni indagati, restituendo un solido quadro probatorio a carico di V.R. e R.V..
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