Caltavuturo: domani i funerali di Tiziana Brucato, divisa tragicamente dalla gemella Emanuela

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Si celebrano domani, 31 ottobre , alle 14.30 nella chiesa dei Santissimi apostoli Pietro e Paolo di Caltavuturo, i funerali di Tiziana Brucato, la trentenne che è stata strappata alla vita nell’incidente stradale avvenuto in Emilia nel pomeriggio del 24 ottobre.

Sarà proclamato lutto cittadino.

Stavano rientrando a casa, le due gemelle di Caltavuturo, avevano il volo prenotato che le avrebbe riportate in Sicilia, ma il destino ha stroncato i sogni di Tiziana. Non ricorda nulla, Emanuela , l’altra gemella, miracolosamente sopravvissuta allo schianto e che è fuori pericolo che ha riportato delle fratture alle costole ed alla gamba, ma verrà operata.

Non si rende conto di come sia successo tutto così all’improvviso e velocemente. Ha ricordato solo che il tempo era brutto quel giorno. È perfettamente lucida la trentenne, anche se profondamente affranta, scossa, e frastornata, ancora sconvolta ed incredula del forte shock subito, ma ce l’ha fatta.

Affrontare una perdita così straziante ed incolmabile sarà difficile ma sono in tanti che hanno pregato per lei, per la sua vita e adesso continueranno a pregare affinché possa essere tanto forte da poter vivere anche per due.

Tanti gli amici che le sono vicino, alcuni hanno parlato con lei per telefono, dimostrando tanto affetto e vicinanza per un dolore così grande, c’è poi una comunità intera, gli altri abitanti delle Madonie, oltretutto, che scossi del terribile accaduto, pur nello sgomento, stanno anche sostenendo la sua famiglia con fraterna solidarietà. È stata attivata anche una raccolta fondi per le ingenti spese che dovranno essere sostenute per un lutto improvviso.

Emanuela, è stata coinvolta nell’incidente pure assieme al cugino Simone di 25 anni. Anche lui non ha riportato fortunatamente gravi danni nel terribile e violento impatto frontale con il tir in cui vittima è rimasta anche la zia Lara Cattaneo, 51 anni e madre di Simone.

Emaunela, putroppo, non potrà partecipare al funerale della sorella gemella, è ancora ricoverata all’ospedale Maggiore di Bologna.

È stato Simone a chiamare per primo i soccorsi, a telefonare al padre descrivendo la scena agghiacciante che aveva davanti. Lui e la cugina Emanuela, sono rimasti vivi seduti sul lato posteriore dell’auto. La mamma e l’altra cugina, sono decedute sul colpo, sedute sul lato anteriore. Per loro non c’è stato scampo. Tiziana molte volte viaggiava davanti, soffriva il mal d’auto. Le gemelle stavano per rientrare in Sicilia, c’era un volo ad attenderle già prenotato che avrebbe dovuto riportarle a casa, dopo essere state ospiti dagli zii in cerca di un lavoro dopo aver conseguito entrambe lo stesso giorno, mesi fa, la laurea in Scienze della Comunicazione per la cultura e per le arti.

Ma il destino ha crudelmente cambiato la sorte di Tiziana, distrutto i suoi sogni. Avrebbe voluto lavorare forse in un Museo. 

Un testimone di cui riporta le parole  Tutto il resto del Carlino, ha visto la dinamica. L’automobilista racconta che a poche decine di metri dopo esser transitata sotto il ponte, al termine di una semicurva, la Clio bianca guidata da Lara ha invaso tutto d’un colpo la corsia opposta, sulla quale stava sopraggiungendo il camion.

Fra me e loro c’era un’altra auto, ma ho visto chiaramente che ad un certo punto, in maniera inspiegabile, la macchina bianca ha superato la mezzeria ed è andata proprio di là, a colpire in pieno il camion che andava nella direzione di Modena, stando dalla sua parte – ci ha raccontato sul posto un testimone, un sessantenne che andava nella stessa direzione –. Mi veniva da urlare: ‘Cosa stai facendo? Sterza in qua…’, certo che non mi poteva sentire ma ho assistito ad una scena assurda, perché non c’era nessuna spiegazione per quella traiettoria fatale. Né un ostacolo, né la velocità, stavamo facendo i 60-65 all’ora”, ha descritto l’automobilista, affranto, sentito anche dalla polizia locale Reno Lavino, che ha gestito al meglio la situazione”.

Una tragedia terribile che è difficile da accettare, a cui non si da pace nessuno. Il più delle persone hanno appreso la notizia attraverso i social, i giornali e le TV.

Si uniscono tutti coloro che volevano bene a Tiziana, a questo momento di dura prova.

Anche noi, della redazione Madonita, conoscevamo Tiziana, anima pura, buona, ragazza limpida e sincera. 

“Vorrei salutarti per poi sapere di poterti rivedere ancora, di non rimandare più nulla e vivere insieme altri momenti…e invece… molte volte fotografiamo momenti, facciamo video di attimi felici che improvvisamente sprofondano nel buio. La vita è davvero un soffio e nessuno potrà mai sapere quanto tempo ha a disposizione. Il separarsi  definitivamente di sempre terribile ma  qualcosa che sembra dover  avvenire in tempo lontano, in cui si pensa di essere già anziani , dopo  aver vissuto pienamente , costruito tanto . Nessuno pensa mai di doversene andare troppo giovane o di dover salutare qualcuno a cui voglia bene e che conosce, in una stagione della vita in cui si dovrebbe ancora fiorire, in cui si aspetta che qualcosa di bello si debba invece attendere e concretizzare, dove si è alla ricerca ancora di tante speranze e di momenti meravigliosi da dover aggiungere e collezionare al proprio esistere. È impensabile dover accettare che, invece, tutto debba finire così, nel pieno della giovinezza, quando invece, ci sono cose che dovrebbero soltanto iniziare…
Salutarsi e dirsi addio per l’ultima volta è troppo straziante, angosciante e lascia vuoti, con molta incredulità. Non si accetta.
Non conosciamo i perché di tutto questo, che modo di esistere abbiamo realmente, del perché accadano fatti assurdi e senza nessuna ragione, e  del motivo per cui si smetta  di dover esistere da un giorno all’altro. Fa parte di quelle cose inaccettabili della vita che sconvolgono, e alle quali pur meditando di continuo, non si trova mai una vera risposta.
Sappiamo soltanto che l’oggi diventa sempre più prezioso e fugace, che l’attimo va raccolto come un tesoro grande, e che i sogni purtroppo, non sempre si avverano… che non si può soprattutto, stare a rimandare sempre ogni cosa.
Il domani non è infinito e dire a qualcuno che gli si voglia bene, fare qualcosa che renda felici anche con poco, può davvero essere tanto importante ed alla base di ogni esistenza, in ogni giorno che viene donato.

Offrire amicizia, donare un sorriso sincero, una parola vera, un bacio al cuore, è tutto ciò che possibilmente davvero resta e che una persona può portare con sé, ovunque, al di là, oltre l’anima”.
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