La Procura della Repubblica ha richiesto il giudizio immediato. L’avvocato Luca Greco difende la donna, mentre il sostituto procuratore Luca Bertuzzi ha raccolto elementi che, secondo la Procura, giustificano l’urgente procedura legale.
L’accusa sostiene che la donna avrebbe pianificato attentamente il tentativo di uccidere suo marito con il topicida. Avrebbe mescolato il veleno nel cibo del coniuge, causandogli sofferenze atroci e ripetuti ricoveri ospedalieri. I sospetti dei medici sono scattati nel luglio del 2022 quando l’uomo, un cittadino albanese di 54 anni, è stato ricoverato più volte, manifestando sintomi compatibili con l’avvelenamento da topicida.
Dopo la convalida dell’arresto, la donna è stata posta in detenzione domiciliare presso la casa di sua madre, con l’obbligo di indossare un braccialetto elettronico.
La donna ha respinto categoricamente tutte le accuse mosse nei suoi confronti ma non è riuscita a spiegare come il topicida sia finito nel cibo di suo marito. La coppia aveva vissuto una separazione temporanea prima di riconciliarsi formalmente.
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