Termini Imerese: tutti al Belvedere a vedere la cometa

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Spesso siamo portati a pensare, e probabilmente a ragione, che quando si parla di storia ci si debba trovare di fronte a fatti accaduti in un passato lontano secoli.
 
Forse era così fino a qualche decennio fa; oggi invece, il ritmo frenetico dei tempi, ci mette nelle condizioni di considerare come passati alla storia, anche avvenimenti successi non più di trenta o quaranta anni prima. Quanti di voi per esempio ricordano ciò che accadde a Termini Imerese nel 1986 in occasione del passaggio della Cometa di Halley? Ebbene proprio quell’evento suscitò particolare interesse in un gruppo di giovani studenti iscritti al C.U.T.I. (Centro Universitario Termini Imerese), che in quegli anni aveva la sua sede nei pressi del Belvedere.
 
Ed infatti fu proprio li che su iniziativa di Nino Egiziano, Lillo Mastrosimone e Tollo Di Stefano, ai quali, con il loro volenteroso apporto, si aggiunsero poi anche Lelio Minasola e Sergio Dispensa, che venne montato, e lo vedete in foto, un piccolo osservatorio astronomico con dei veri telescopi. E così il nostro Belvedere, per almeno un mese, si trasformò in una vera e propria stazione scientifica dove tanti curiosi, anche provenienti dai centri vicini, ogni sera si davano appuntamento per scrutare il cielo nella speranza di avvistare la cometa.
 
L’iniziativa venne patrocinata dalla nostra Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Giovanni Aglieri Rinella e con l’apporto dell’intero Consiglio. Non fece mancare il suo fondamentale sostegno anche il Cav. Antonino Saccaro, personaggio allora parecchio popolare; ed anche i tanti commercianti. E fra queste aziende, ne troviamo alcune che in quegli anni ebbero a scrivere un pezzo di storia popolare della nostra città, e che oggi sono purtroppo chiuse. Basti citare la ditta “Bovaconti”, la “Pellicceria Antona”, il “Bar del Duomo” di Boscarino, “Pastarrigo”, la concessionaria “Avar”, e “Nicasio Catanese Liste Nozze”.
 
L’iniziativa che aveva anche uno scopo culturale, fu parecchio apprezzata; e tanti, seppur siano ormai passati oltre trenta anni, ancora ben se ne ricordano.
 
 


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