Termini Imerese, U dissi la televisioni: “U nutaru Menzapinna va ‘mpinzioni”

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Non lo ha detto la televisione e sicuramente non lo dirà; ma è giusto che ve lo dica io, di persona personalmente, come chiosa qualcuno.

È una notizia che negli ambienti carnevaleschi già si conosceva; una decisione programmata e per nulla sofferta, così come ho fatto smettendo ancor giovane i panni del musicista, poi quelli di presentatore radio televisivo e di spettacoli di piazza, ed infine quello di “presunto” attore.

Nella vita c’è un tempo per ogni cosa; e così nel 2025, se avrò la gioia di esserci ancora, manderò in pensione anche il notaio Menzapinna.

Sono stati trenta anni intensi; trenta anni in cui la antica tradizione del “Tistamentu du nannu” ha potuto rivivere, così come era stato in passato, i suoi anni più belli.

Non è facile fare satira restando al di sopra delle parti e coinvolgendo personaggi pubblici della nostra città. Spero di esserci riuscito con sobrietà e buonumore, ma soprattutto senza volgarità; anche se, ovviamente, non pretendo di esser piaciuto a tutti. Va in pensione il notaio, ma lo studio resterà aperto; e così, anche nei successivi atti, ci sarà sempre il sigillo di Menzapinna.

E’ quindi giunto il momento che altri si facciano avanti per non perdere questa antica tradizione che, insieme alle due maschere di “u nannu ca nanna”, è da considerarsi la originaria essenza della festa. Intanto stasera e domani godiamoci questa edizione a maniche corte del nostro carnevale e poi, in attesa del 2025: “Sotto a chi tocca”!
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