Madonie Agro Salute, la natura che cura: Pet therapy ed esperienze in vivaio per 16 persone diversamente abili

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A settembre in programma la vendemmia inclusiva, poi partirà la seconda parte del progetto dedicata alla prevenzione della ludopatia
Proseguono le attività del progetto Madonie AgroSalute. Dopo l’avviso di selezione lanciato nel mese di giugno, dallo scorso 15 luglio, grazie alla collaborazione con il Distretto sanitario 35 e i servizi sociali dei Comuni delle alte Madonie, 16 persone diversamente abili sono entrate a far parte del programma di attività che include, fra le iniziative principali, l’interazione con gli animali e con la natura.
Questo tipo di attività vengono promosse dal progetto, non solo come strumenti di facilitazione della socialità, ma anche come utile valvola di sfogo in tutti quei soggetti con tendenza ad accumulare stress e tensioni, tramutandosi in una immediata sensazione di benessere e, a lungo termine, aiutano le difese immunitarie.
In particolare, nelle scorse settimane sono state svolte presso la sede del Parco Avventura delle Madonie, per tutti i soggetti coinvolti, tre sedute di Pet therapy con Georgiana Quattrocchi e i suoi cani. Sempre nel periodo luglio – agosto son ostati realizzati anche due incontri presso il vivaio di Petra Viva di Blufi e un’attività di Trekking con escursione all’interno del Parco delle Madonie. Sono in programma per il mese di settembre la vendemmia presso la Tenuta San Giaime di Gangi e, a seguire, la partecipazione al processo di vinificazione.
Il progetto Madonie AgroSalute, finanziato dal Gal Madonie nell’ambito del PSR (misura 19, sottomisura 19.2), si pone l’obiettivo di rafforzare i meccanismi relazionali tra diversi soggetti deboli e il tessuto socioeconomico del territorio mettendo in risalto la relazione esistente fra la montagna, la natura e tutela della salute.
Successivamente si aprirà la seconda parte del progetto, dedicata alla popolazione studentesca e centrata sulla prevenzione della ludopatia da videoterminali con coinvolgimento di circa 100 ragazzi delle seconde medie dei comuni delle Madonie. Questa parte del progetto sarà condotta in collaborazione con la Facoltà di Psicologia dell’Università di Palermo e con la Società Italiana di Montagna terapia, individuata quale alternativa all’abuso di telefonini, videogiochi e altre tipologie di videoterminali.

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