Termini Imerese: si avvicina la festa di Santa Marina

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Si avvicina la prima domenica di settembre; giorno in cui, come da antica tradizione, Termini Imerese ricorda la sua compatrona Santa Marina.

La santa, se pur già popolare, fu acclamata compatrona dopo che se ne riconobbe la intercessione durante una epidemia scoppiata in città nel 1807 e nell’altra, ben più grave, che nel 1837 mieté tantissime vittime. Un volenteroso comitato, ormai da tantissimo tempo, e anche autotassandosi, ogni anno ne solennizza la ricorrenza.

Festoni di oleandro, luminarie, fuochi d’artificio, e tante celebrazioni religiose nella piccola chiesetta dedicata alla santa. Il luogo è ancora oggi meta di pellegrinaggio; ed anticamente in tanti, partendosi di buon mattino da Porta Palermo, per la festa vi si recavano a piedi e trascorrevano l’intera giornata all’aria aperta, quasi come fosse un lunedì di Pasqua.

Si partecipava alle numerose messe che iniziavano già all’alba; poi si suonava, si ballava, e ci si divertiva con i tanti giochi popolari che il comitato organizzava per l’occasione. A sera Santa Marina, tra il fragore della maschiata e il frenetico suono della campana, insieme a San Paolino da Nola, protettore dei giardinieri, si affacciava sul piccolo sagrato, ed iniziava così la processione; mentre la banda suonava inni e i fedeli si scioglievano in applausi e preghiere.

Certo non sono più i tempi di una volta; e la festa ha perso parte del suo antico fascino. Ma sicuramente, anche quest’anno, il comitato non farà mancare il suo impegno per mantenere viva l’antica tradizione e dare decoro alla ricorrenza in onore della Vergine Marina, a cui tanti termitani sono ancora oggi devoti.
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