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Proprio così 300 anni; un evento che, per chi sta vivendo questi tempi, sarà unico e irripetibile. Mi sarei aspettato un intero anno di festeggiamenti con dibattiti, conferenze, concerti, mostre, spettacoli; e magari, anche se “una tantum”, pure un revival dell’antico festino. Mi sarei pure aspettato, e perché no, una bella lettera alla città da parte del Santo Padre Papa Francesco; ma evidentemente nessuno lo ha avvertito!
Cosa abbiamo fatto per ricordare questa importantissima data? Nulla. Nulla tranne il consueto e sempre meno partecipato triduo; nulla, tranne una “stanca” processione, pardon pellegrinaggio che è più di moda, per poche vie della città. Passeremo alla storia!
Ma andiamo proprio alla storia, quella vera; sennò, come diciamo noi siciliani, “mi fazzu i vuredda frarici”! Eccovi quindi il racconto di quel gaudioso giorno, ripreso da un testo di Giuseppe Ciprì dal titolo: “Esame storico critico sulla patria del Beato Agostino Novello”, in cui l’autore ci spiega cosa accadde esattamente il 23 maggio del 1723 in occasione della pubblica acclamazione fatta nel nostro Municipio durante una speciale adunanza del Consiglio Comunale:
“…In seguito… si detenne Conseglio sotto li 23 Maggio 1723 sopra l’acclamazione del Beato Agostino Novello della Religione Agostiniana per cittadino di d.a Spl.ma e Fidele città di Termini. E votò in primo luogo lo Sp.le Capitano, a cui spetta dar la prima voce, e disse: Acclamo, et acclama, et have confermato, e conferma per concittadino e Patrono di questa città il Beato Agostino Novello della Religione Agostiniana per Terminese, e di questa città di Termini, come per vari scritti, e stampe, per li quali sempre è stato stimato per tale quale viene acclamato; come anche li sud.ti Sp.li Giurati, e Sindaco da parte di tutto il popolo terminese hanno acclamato e confermato per Concittadino di questa sud.ta Città il sud.to B. Agostino Novello”
Negli anni che seguirono, il clero termitano fece di tutto per fare arrivare nella nostra città il sacro corpo del beato; e ci riuscì il 19 maggio del 1977. Trovate una matita rossa e segnatevi pure questa data. Fra quattro anni ricorrerà il cinquantesimo anniversario di quel fausto giorno. Mi raccomando, poi non ditemi che non vi avevo avvertito.
(Nella prima foto il carro trionfale del Beato Agostino Novello fatto realizzare alcuni anni fa da don Francesco Anfuso. Nell’altra il manifesto del 1902 con il quale, ben sette anni prima, l’Arciprete don Saverio Palmisano, preparava la città per organizzare la ricorrenza del sesto centenario della morte del Beato (anno 1309).
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