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Fortunatamente, la donna è stata bloccata in tempo da tre impiegati comunali che avevano capito le sue intenzioni. Il fatto è accaduto ieri in via Palermo, nel comune di Carini. La notizia è stata resa nota dal sindaco Giovì Monteleone.
Secondo quanto ricostruito la donna, mamma del bambino che teneva in braccio e che minacciava il suicidio, aveva già scavalcato l’inferriata che delimita la via Palermo. Tre dipendenti del vicino ufficio anagrafe, Salvatore Lello, Vincenzo Viglianisi e Salvatore Monterosso, hanno sentito le voci della donna in evidente stato di agitazione. Sono quindi usciti fuori e con grande prontezza hanno evitato l’estremo gesto e salvato le due giovani vite umane.
Sono intervenuti subito dopo il 118, i carabinieri della stazione di Carini e le assistenti sociali del Comune che hanno dato un’adeguata assistenza alla donna con il bambino. “Ringrazio a nome mio e dell’intera amministrazione comunale – afferma il primo cittadino – tutti quanti si sono adoperati per la risoluzione del caso. Abbiamo proposto il pubblico encomio per i dipendenti comunali che hanno dimostrato diligenza, spirito di servizio e grande senso di umanità”.
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