A Termini Imerese un grande miracolo di Santa Rosalia

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Così come il Beato Agostino Novello lo è anche di Palermo, pure Santa Rosalia è patrona di Termini Imerese. Anzi, una analisi attenta di taluni testi, ci lascia immaginare di come, intorno alla metà del seicento, nella nostra città il fervore per la “santuzza”, stesse prendendo il sopravvento rispetto a quello per lo stesso Beato Agostino. Il popolo si sa è particolarmente sensibile ai miracoli; e Santa Rosalia ne aveva compiuti tanti.

E così anche a Termini si narra di una bambina di appena quaranta giorni, figlia di tali Giuseppe ed Elisabetta Aidone, che si era gravemente ammalata; e senza che nessun medico riuscisse a trovare una cura, stava per morire a causa di continua febbre alta, vomito, gonfiori al capo e in tutto il corpo.

A questo punto la madre, che aveva saputo dei miracoli operati a Palermo, rivolse una disperata preghiera a Santa Rosalia; e contemporaneamente, come fosse una medicina, fece bere alla figlia un bicchiere d’acqua dentro il quale aveva messo un sassolino preso dal Monte Pellegrino.

Ebbene, dopo quella “cura”, la bambina cominciò subito a migliorare; e in pochi giorni, fra lo stupore dei medici, guarì completamente. Un vecchio testo riporta a tal proposito di come: “…Tale felice successo diè più rinfocolò a devozione i Terminesi inverso la nuova Padrona…”

I Termitani si erano quindi scelti una nuova Patrona; e per poterla degnamente venerare ne chiesero anche una reliquia. Di tale afflato popolare si fece portavoce Don Michelangelo Anfuso, magistrato della città; che, dopo il consenso ottenuto dal Cardinale Doria, il 7 giugno del 1625 andò personalmente a ritirarle al porto di Palermo.

Ancora nel documento storico si legge testualmente che: “…Ricevute le reliquie e chiusele in un vaso d’argento…le depongono per mano dell’Arcidiacono di Termini in un altare che avevano rizzato sulla poppa della nave, la quale veniva scortata da altre dodici navi conciate a festa…”

Così Termini Imerese, per acclamazione popolare, ebbe a votarsi a Santa Rosalia; alla quale, già dallo stesso anno, furono riservati solenni festeggiamenti.

(Nella foto l’affresco del Duomo di Termini che raffigura Santa Rosalia con la inequivocabile specifica di “Patrona”)
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