Termini Imerese: restituita porzione di spiaggia libera

Nelle scorse settimane si è consumato l’ennesimo sopruso nei confronti della città di Termini Imerese e del suo mare: l’unico tratto di spiaggia libera del porto, disponibile per la balneazione, era stato notevolmente ristretto, riducendolo ad un SEMPLICE PASSAGGIO verso la battigia, in cui era interdetto piantare ombrelloni e persino “sostare” a lungo, a vantaggio dello spazio riservato all’adiacente stabilimento balneare (l’unico), destinato ai fruitori paganti.

 

La vigorosa PROTESTA dei cittadini, che si sono visti usurpati del diritto di usufruire liberamente del proprio mare, ha avuto come primo effetto quello di fare arretrare di una decina di metri l’area occupata dallo stabilimento balneare, di cui i concessionari, a mero titolo di elargizione, avevano provveduto a restringere la zona delimitata.

 

Però, secondo le nostre evidenze, il tratto di spiaggia occupato dallo stabilimento sarebbe risultato, comunque, ancora difforme rispetto a quanto previsto dalla concessione rilasciata dall’Autorità di Sistema Portuale. Per questo motivo il Comitato ha ritenuto opportuno richiedere ufficialmente alla predetta Autorità di effettuare le necessarie verifiche. Alleghiamo la lettera inviata 

Apprendiamo oggi che i nostri dubbi erano fondati e che, pertanto, l’Autorità di Sistema Portuale ha provveduto a invitare il concessionario a RIMUOVERE LA DELIMITAZIONE DELLA SPIAGGIA libera e a occupare esclusivamente l’area in concessione, entro la preesistente staccionata bianca, perpendicolare alla spiaggia.

 

In questa maniera, viene restituito all’ USO PUBBLICO E GRATUITO IL RESTO DELLA SPIAGGIA BALNEABILE. 

 

Appare oltremodo singolare che le istituzioni locali non abbiano vigilato, come avrebbero dovuto, sull’utilizzo di uno spazio che, seppur demaniale, rientra nel pieno legittimo diritto dei cittadini.

Ci aspettiamo pertanto che vengano rimossi al più presto dalla spiaggia libera i grotteschi cartelli di “divieto di sosta prolungato con ombrelloni”, che tanto hanno fatto discutere.