Il sacerdote Don Giò Andrea Guarino in un suo manoscritto ipotizza infatti, e sulla base di taluni ritrovamenti, che l’originario tempio potesse addirittura risalire agli inizi dell’anno 800; ovvero poco prima dell’arrivo in Sicilia dei musulmani. La chiesa si trova in un suggestivo quartiere poco sotto il Duomo e giusto di fronte alla vecchia cattedrale di San Giacomo.
Ma anticamente il quartiere era meglio conosciuto anche come “u quarteri di spirdi”; qui infatti, ed almeno fin negli anni cinquanta del secolo scorso, pare fossero abbastanza frequenti le apparizioni di spiriti; entità non meglio identificate che di certo non facevano dormire sonni tranquilli a chi abitava da quelle parti.
E di “spirdi” in quel quartiere ne parla proprio lo stesso sacerdote Guarino e sin dal 1738, ovvero quando essi furono avvistati anche all’interno dell’attiguo reclusorio che dava accoglienza alle ragazze vergini. Leggete cosa egli scrive:
“…ecco che nelle notti sentivano le dette donzelle grandi rumori nel detto dormitorio, con strepiti, e voci, non badavano à cosa sinistra le su dette; ma poi sentendosi molestate né loro letti medesimi con percosse, con pizzichi in tutte le carni, lasciandole impressi molti segni, diedero avviso alla Madre Vic. e questa à me come Cappellano…(le ragazze) udivano sensibilmente, come un Tamburino con due fischietti à guisa delle truppe quando marciano, che lor pareva che uscivano dalla stanza dè luoghi comuni fatti à 6 Dicembre 1738 ed’à passo à passo salivano al dormitorio e perché poi dopo calcinato il su detto luogo, già erano rassettate ai loro letti le donzelle nel mese di Luglio, ivi facevano quei Spiriti molti rumori, e con graffe di ferro…”
Insomma da quelle parti c’era ogni notte gran subbuglio; e c’è da immaginare che, diffusasi la notizia, una volta fatto buio tutti si guardavano bene dall’uscir di casa e chi poteva evitava di passare da quella zona. Sempre il Guarino ci dice che per cacciar via gli spiriti, furono chiamati anche diversi esorcisti, ma a quanto pare con scarsi risultati. Quindi se vi troverete a passare dal quartiere di San Pietro ricordatevi anche di questa suggestiva e vecchia storia popolare.
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