Nei giorni scorsi abbiamo raccontato in esclusiva la notizia della cruenta rapina avvenuta nella via Ospedale Civico a Termini Imerese ai danni di un’anziana di 89 anni (clicca qui per vedere cosa è successo).

Adesso la termitana Pina Cipolla ha raccontato la terribile esperienza. La donna, secondo quanto appreso da testimoni, è stata ritrovata imbavagliata e chiusa in bagno dal quale urlava e chiedeva aiuto con le ultime forze a lei  rimaste. Tra i residenti della zona, ma anche in città si respira un clima di paura e preoccupazione, atti questi che evidenziano lo stato di degrado sociale che purtroppo si registra anche a seguito di numerosi furti in appartamento, d’auto e rapine avvenuti nei mesi scorsi in città. Sono al lavoro, senza sosta, i carabinieri del reparto territoriale di Termini Imerese che da subito hanno avviato le indagini e stanno investigando su più fronti per risalire ai responsabili.

Il racconto della donna termitana

«Erano le 12 e 20, quando mi stavo preparando per andare a casa di mia nipote Lucia, che vive a pochi passi da casa mia e dalla quale mi reco ogni giorno per il pranzo – si legge su Gds –.  Uscivo fuori da un brutto periodo per la morte di mia sorella. Questo è stato un altro duro colpo. Ero in bagno, quando ho sentito aprire la porta e i due malviventi mi hanno presa e bloccata. Mi hanno tappato la bocca con un nastro adesivo grigio. Ho lottato e ho tentato di liberarmi non riuscivo a respirare e urlavo. Hanno chiuso tutte le imposte e urlavano che volevano i soldi, i miei soldi. Poi hanno trovato le chiavi, della cassaforte, che avevo in borsa. Hanno preso tutti i miei soldi che avevo conservato in cassaforte. Mi hanno chiuso in bagno e hanno portato via soldi e chiavi – ha aggiunto l’anziana donna – Ho allentato con le mani il nastro e ho urlato aiuto dalla finestra del bagno. I vicini di casa sono venuti e mi hanno calmato e chiamato i soccorsi. In ospedale mi hanno trovato i valori della pressione sanguigna alti, è stata la paura. Sul viso, tumefatto, devo mettere una pomata per alcuni giorni. Sono addolorata, ma la fortuna è quella di essere rimasta viva – ha concluso la signora Pina – Ho temuto di morire, ma ho reagito in maniera forte non ho mollato mai. Adesso confido nei carabinieri, sono certa che li prenderanno presto».