Rimani sempre aggiornato
La notizia è stata riportata da Blog Sicilia. C’è una nuova scadenza in vista nell’intricata e delicata vicenda che coinvolge il figlio minore della donna condannata a 30 anni, in primo e secondo grado, per aver avvelenato il marito e che ha ottenuto di rimanere ai domiciliari.
Il 20 luglio, infatti, è fissata l’udienza davanti alla Corte di appello (in sede civile) a seguito del ricorso della difesa della donna, contro il decreto di sospensione della potestà genitoriale della Graziano sul figlio piccolo, disposta con decreto del 6 aprile scorso dal tribunale per i minorenni.
A seguito di una segnalazione della Procura generale, diretta alla Procura per i minorenni, il capo di quest’ufficio, Claudia Caramanna, ha proposto ricorso affinché i giudici dichiarassero la Graziano decaduta dalla potestà genitoriale. Il tribunale per i minori lo ha accolto, disponendo d’urgenza la sospensione della potestà genitoriale della donna e affidando il piccolo al Servizio sociale di Termini Imerese. Il motivo: l’ambiente familiare materno costituisce un luogo “di pregiudizio assoluto per il minore in quanto influisce quotidianamente, in misura altamente negativa, sulle modalità in cui la delicata psiche in formazione impara a costruire le relazioni, oltre che sulle modalità educative e di cura”.
Il compito del Servizio sociale è di collocare immediatamente il minore in sicurezza “allontanandolo dalla madre, alla quale va fatto divieto assoluto di contatti”.
Loredana Graziano resta ai domiciliari:
CONTINUA A LEGGERE SU HIMERALIVE.IT
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Himeralive.it
+ There are no comments
Add yours