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Ed io per l’occasione voglio proporvi in foto questa bella cartolina che mi è stata omaggiata dall’amico prof. Salvatore Mantia e che riproduce l’originale disegno su pergamena del famoso artista Aldo Sessa. Il monumentale ponte, opera eccelsa dell’architetto Agatino Daidone da Calascibetta, venne realizzato agli inizi del XVIII° secolo; e fu l’ultimo, in ordine di tempo, ad essere costruito in quella zona dopo che altri, pare almeno cinque, erano già crollati a causa delle piene del fiume.
L’ultima imponente alluvione del San Leonardo, fu quella avvenuta nel 1931; che oltre a gravi danni alle campagne, provocò pure il crollo del ponte ferroviario e il deterioramento dello stesso antico ponte del Daidone. Si dovete infatti intervenire l’anno successivo con alcuni lavori di consolidamento che vennero affidati alla ditta termitana Di Blasi. Il fiume San Leonardo, oggi imbrigliato da una poderosa diga, nasce in territorio di Corleone; e durante il suo percorso di quasi sessanta chilometri, assume vari nomi.
E’ infatti conosciuto come fiume Mendola, poi di Vicari, ed infine nei pressi della nostra città come fiume di Termini o delle Terme. Il nome San Leonardo, come tutti popolarmente lo chiamiamo, è dovuto al fatto che anticamente, in prossimità delle sue sponde in località Piani Marini, esistesse una chiesetta costruita nel XVI° secolo ed intitolata proprio a questo santo che è protettore di agricoltori e carrettieri. Appuntamento quindi a domani mattina sul ponte San Leonardo.
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