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Sarebbero state almeno 37 le coltellate inferte alla donna, di cui due letali nella regione del collo: una ha reciso la carotide. Non ci sono segni di difesa.
Le coltellate sono state inferte quasi tutte nella parte alta del corpo, una anche al volto e una ha perforato un polmone.
Non risultano segni di coltellate al ventre.
Risulta, inoltre, difficile datare l’omicidio della ragazza per la presenza sul corpo di ustioni che hanno alterato i tessuti. Alessandro Impagnatiello, infatti, ha tentato di bruciare il corpo per due volte.
L’autopsia è stata eseguita dal professor Andrea Gentilomo all’istituto di medicina legale di Milano, alla quale hanno preso parte anche gli specialisti intervenuti per gli accertamenti tossicologici ed entomologici.
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