Buoni fruttiferi postali: il giudice di pace di Termini Imerese da ragione a un risparmiatore

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Vittoria per un risparmiatore titolare dei buoni fruttiferi postali, che ha ottenuto a titolo risarcitorio le somme corrispondenti ai rendimenti originari previsti.

 A raccontarlo è Adiconsum Palermo Trapani grazie alla quale il risparmiatore ha ottenuto una sentenza del Giudice di Pace di Termini Imerese, che pone in discussione le precedenti pronunce della Suprema Corte di Cassazione, riaccendendo la speranza per gli intestatari dei buoni cosiddetti “Q/P”, di ottenere un “rimborso” secondo quanto previsto originariamente dai titoli.

Il caso è quello relativo ai numerosissimi buoni fruttiferi postali serie Q/P emessi sui moduli della precedente serie P e distribuiti senza correggere i rendimenti indicati in origine e per l’ultimo decennio (dal 20° al 30° anno). In sede di riscossione il beneficiario si è trovato infatti, applicato un interesse di gran lunga inferiore rispetto a quanto riportato sul buono con contestuale riduzione del relativo rimborso.

Il Giudice infatti, in assenza di indicazioni~ o correzioni sui buoni fruttiferi e più in generale di informazioni che Poste Italiane avrebbe dovuto rendere in sede di sottoscrizione, ha correttamente disposto che venissero corrisposte al risparmiatore le somme indicate nel buono, condannando al contempo l’Azienda a corrispondere non solo le spese processuali affrontate, ma anche gli interessi legali nel frattempo maturati. Il titolare dei buoni in discussione si è dunque rivolto all’Adiconsum territoriale di Palermo Trapani e grazie ad uno dei suoi legali (avv. Alessandra Menozzi), ha dapprima ottenuto la vittoria in sede stragiudiziale dinanzi al Collegio di Palermo dell’Arbitro Bancario e Finanziario (dec. n.659 del 2021) e poi, dinanzi all’inadempimento di Poste italiane Spa, ha promosso l’azione di recupero dinanzi al Giudice di Pace di Termini Imerese. “L’auspicio” – dichiara il responsabile territoriale dell’associazione dei consumatori Antonio Rocco – è di raggiugere quanto prima una soluzione negoziale con Poste Italiane, chiesta ormai da tempo, che veda coinvolte possibilmente~ altre autorevoli parti della contesa che sono~ il Ministero dell’Economia e delle Finanze e la Cassa Depositi e Prestiti.

Le contestazioni sollevate nei confronti di Poste Italiane che sono pervenute nelle nostre sedi negli ultimi anni e che potrebbero essere materia di un proficuo confronto– continua Rocco.

Riguardano anche altri casi come l’anticipata prescrizione di diversi buoni fruttiferi postali a termine, senza che Poste ne desse la dovuta informazione e l’errato calcolo della ritenuta d’imposta per i Buoni ordinari trentennali emessi dal 1986 al 1996 (serie ordinarie Q-R-S), per i quali Poste Italiane ha effettuato la ritenuta sugli interessi maturati anno dopo anno, invece che al momento della liquidazione”.

Nel frattempo Adiconsum sede di Palermo e Trapani~ è~ a disposizione per assistere i risparmiatori titolari dei buoni postali presso i seguenti recapiti: per la sede di~ Palermo e provincia~ chiamare il 388.8822243, per la sede di Trapani e provincia 389.1331582 o scrivere all’indirizzo email:~palermotrapani@adiconsum.it.

 


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