Alimena: tutto pronto per il 16° memorial dedicato a Claudio Simili

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L’amore verso l’altro e la solidarietà sono i valori più importanti per una società ed una comunità attenta.

Trovare un modo valido per ricordare un giovane, una vita tristemente spezzata, attraverso qualcosa di bello e piacevole che rappresentava la vita di Claudio Simili venuto a mancare nel 2007, a soli 15 anni. ” Un fiore che non ha avuto il tempo di sbocciare” ma che si è svegliato nel giardino del Signore e da lì continua a far sentire il suo profumo. Il Memorial “Claudio gioca con noi”, che si ripropone nel periodo del suo compleanno ( 5 giugno) crea sempre momenti aggregativi che hanno come sfondo il mondo dello sport tanto amato da Claudio e di era molto appassionato.

Questo in fondo ,è solo parte di ciò che propone l’associazione Amici di Claudio di Alimena, nata appunto per tenere viva la memoria del giovane Simili. Un bel programma coinvolgente e aggregativo anche per questo anniversario giunto alla 16° edizione vedrà partecipi ragazzi di più categorie e fasce d’età. ( In basso il programma).

Tutti i suoi amici oltre che alla splendida famiglia Simili, si prodigano da edizione in edizione nell’organizzare momenti come questi ma anche durante altre stagioni dell’anno, il gruppo è costantemente presente alle varie realtà, manifestazioni ed eventi di carattere culturale e soprattutto, manifestando forte sensibilità, vicinanza ai temi solidali.

 Sa bene mamma Giuseppina quanto sia difficile la sofferenza e sopravvivere ad un dolore così forte per la perdita di un figlio ma la sua fede è stata così grande e così capace di poter dare tutto l’amore rimasto dentro di lei agli altri compiendo anche grandi gesti e stando vicino anche ad altre mamme o famiglie che hanno vissuto come lei momenti drammatici. Claudio è sempre vicino e ci sono delle occasioni in cui la sua presenza si fa davvero sentire attraverso dei segni tangibili. Anche questo è da considerare un dono di Dio che non separa mai completamente le porte di questi due mondi nonostante tutto comunicanti. Molte volte vanno anche ricordate e sono d’incoraggiamento le testimonianze di altre mamme forti che hanno avuto figli santi andati in Paradiso precocemente come ad esempio Antonia Salzano, la madre di Carlo Acutis, che nonostante il dolore provato come una lancia sul petto, ha compreso che la breve vita di Carlo aveva un suo disegno e piano Divino ben definito. La separazione è un momento troppo difficile per gli uomini soprattutto quando non si riesce ad accettare qualcosa di inizialmente di così incomprensibile. Ma la vita di Carlo, diceva Antonia, è stata un esempio e ha permesso a tanti di credere e di testimoniare. Di poter diventare credenti. Anche Claudio che è pur non essendo un santo, ha permesso nel suo piccolo, a tante belle realtà di esistere, ha fatto sentire a tanti il desiderio di sentirsi più aggregati per la comunità, di avvicinarsi alle tante vie che portano ad una vita più retta e consapevole, di poter cooperare spendendosi per buone cause, di porgere una mano d’aiuto al bisogno e di fare del bene nella società attraverso l’amore provato per lui che ha unito e benedetto i cuori di tanti permettendo opere di bene.

( Alleghiamo il programma dedicato al memorial dedicato a Claudio)

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