"Piano delle arti" Tisia d'Imera: presentati i risultati finali del progetto "A scuola di Stesicoro" FOTO E VIDEO

Rimani sempre aggiornato

In questi giorni l’istituto comprensivo “Tisia d’Imera” di Termini Imerese sta definendo le attività che avranno luogo per
tutto il mese di maggio, come da programma.

«I progetti che abbiamo portato avanti hanno avuto modo di apportare dei cambiamenti all’idea di scuola, così come la
si intendeva prima di attivare le innovazioni a cui abbiamo dato vita – ha afferamato il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Tisia d’Imera, Nina Raineri – Abbiamo cercato di porre il cambiamento nell’idea che “Curricolo e scuola aperta” sono temi apparentemente contraddittori, perchè uno fa riferimento agli apprendimenti veri, solidi, l’altro all’extra curricolare. In realtà abbiamo fatto convivere questi due aspetti, poichè così come la bottega è un ambiente funzionale all’apprendimento esperenziale, la scuola è un’organizzazione funzionale al modo di apprendere simbolico-ricostruttivo e alla tecnologia che lo supporta. La nostra convinzione è che modo di apprendere, supporto tecnologico e organizzazione strutturale della scuola formano un organismo fortemente integrato. Essi sono interdipendenti: non è possibile modificarne uno senza modificare gli altri, in una visione organica, sistemica dell’istituzione scolastica».

«L’occasione ci è stata data mettendo in pratica la vocazione progettuale delle risorse umane che costituiscono l’impalcatura della scuola – ha aggiunto il dirigente scolastico – attivando i Progetti del “Piano delle ARTI” dal titolo “I tesori delle nostre radici” e “A scuola di Stesicoro” e il Progetto “Scuole Aperte – creatività in movimento”, rispettivamente del Ministero e della Regione Siciliana».

La dirigente scolastica Nina Raineri si è avvalsa del supporto e delle competenze
di uno staff composito e professionale costituito dai seguenti docenti: Giovanna
Bonanno, Letizia Castelli, Miriam Cerami, Silvia Cinciolo, Francesca Ciulla,
Maria Rita Costanza, Claudia Di Stefano, Massimiliano Fantauzzo, Antonella
Fasone, Enza Ficara, Domenico Guzzardo, Maria Luisa Giammartino, Concetta Gullo,
Giuseppina La Russa, Giuseppa Lo Dico, Maria Angela Meli, Martina Minosala,
Antonella Migliorisi, Giuseppe Montagno, Agostino Moscato, Francesca Neglia,Giuseppe Guggino,
Eugenio Oliveri, Nunzio Ortolano, Mauro Carmelo Scacciaferro, Emanuele Sucato,
Sabrina Virruso.

La dirigente è stata coadiuvata dalla preziosa collaborazione della vice preside Filippina Graziano che ha curato gli aspetti organizzativi all’interno delle attività del progetto.

IMG-20230527-WA0020

Immagine 1 di 6

L’IC Tisia di Imera, scuola capofila, ha avuto modo di cooperare con scuole
del territorio nazionale e regionale come l’IC “G. Galilei” di Busto Arsizio
(VA), l’IC “Rettore Evola” di Balestrate (PA) e il Liceo Classico “G.Ugdulena” di
Termini Imerese (PA), laddove lo scambio e la condivisione di esperienze, che
vedranno la partecipazione di dirigenti, docenti e studenti il 29 e il 30 maggio
2023 presso l’Ic “Tisia di Imera” di Termini Imerese e il Liceo Artistico
“G. Ugdulena” di Termini Imerese, arricchiranno la RETE nel presente e nel futuro
sostenibile. Il 31 maggio, inoltre, nel cortile antistante la palestra
dell’Istituto “Tisia di Imera” di Termini Imerese, avrà luogo l’inaugurazione del
Murales sul personaggio storico “Crisone”.

«Aprire la scuola al territorio ha avuto il valore di trasmettere di essere sede
di cultura e saperi, che dialoga con il territorio, accogliendo tra le mura
percorsi e attività coerenti con la sua idea di scuola. Per una scuola a tempo
pieno che insiste sulla qualitò dell’offerta formativa nei rientri, che rispetti
i tempi di apprendimento degli studenti e favorisce uno stare a scuola che
privilegia l’assenza di ritardi e il recupero

delle competenze – ha concluso Nina Raineri – . L’adozione di nuovi modelli

per tutti è stato un percorso culturale per cui
l’innovazione o il cambiamento non è stato inteso come novità di pratica o
inondazione di tecnologia, ma come scelta progettuale che ha determinato sia il
livello dei legami forti (la classe, l’aula, l’orario, la materia/disciplina) che
quello dei legami deboli (l’autodeterminazione dei singoli e delle didattiche),
portando la comunità a scelte che hanno connotato una scuola rispetto alle altre,
anche in obbligo scolastico dove comunque i livelli essenziali delle prestazioni
sono stati assicurati per statuto».