Poesia di una primavera che non arriva

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Poca aria di primavera per questa stagione in cui tanti e si sarebbero aspettati l’arrivo di un sola stabile e soprattutto caldo, di bella giornata con alte temperature, un preludio quasi estivo. Invece, di controparte, un’alternanza continua di giorni misti tra autunno ed inverno con temperature basse, temporali e piogge costanti. Tutto l’opposto delle aspettative tanto sperate con un pizzico di delusione per chi aveva già magari programmato gita in barca, passeggiata in moto e picnic all’aria aperta. Ma così come in ogni piccola cosa della vita tutto è una continua lotta d’attesa e le cose belle prima o poi arrivano e si fanno gustare. 

Che può fare l’uomo dinanzi ai capricci del tempo e all’imprevedibilità della natura? non può che arrendersi e osservare i suoi cambiamenti inaspettati e meditare cercando di comprendere che tutto oramai è inalterato ma soprattutto che ogni cosa va attesa e nulla soprattutto, è dovuto o certo.

La primavera è la vita

Non meravigliatevi della primavera
ancora senza sole.
La primavera è la lotta sull’inverno
che vorrebbe mantenere il suo trionfo.
È l’ordine.
È la luce buona sul buio opaco e turbolento, sull’ oscurità delle essenze naturali.
È il tentativo di un nuovo equilibrio,
l’ assesto dopo ogni turbine,
il placarsi di ogni vento,
un distendere ogni nuvola grigia.
I fiori, i turbini, i folgori, le piogge, le cascate di grigio esteso che coprono il turchese, si presentano ad ogni ciclico passaggio anche nel vivere consueto.
Non arriva la primavera così agilmente,
così facilmente,
nell’immediato senza il volere della lotta
e dello scontro sul cambiamento,
senza riportare nessuna fatica sulla vita,
senza distendere i suoi lembi
al sopraggiungere della conquista del sole.

Matilde La Placa 
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