Termini Imerese: Michele Ciofalo il pittore scenografo

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Non so se ne esistano ancora in giro, magari conservate qua e la in qualche privata abitazione; ma le scene del nostro vecchio teatro Stesicoro, dovevano essere veramente belle. A dipingerne tante era stato infatti uno dei più valenti pittori termitani, Michele Ciofalo, che visse nella nostra città tra il XIX° ed il XX° secolo. Di quanto affermo troviamo conferma in un parcellario comunale che reca la data del 12 marzo 1878 e dove, tra le altre cose, è annotato anche un impegno di spesa da pagarsi proprio al Ciofalo, e nel quale è scritta la seguente motivazione:
“……Per dipingere una nuova scena e per riparazioni allo scenario del Teatro comunale, approvasi sulla richiesta della Commissione Teatrale….”

All’artista infatti, che oltretutto era pure un abile restauratore, e particolarmente esperto anche nel distacco degli affreschi, era stata in questo caso affidata pure la riparazione di altre scene. Da quel che se ne sa, e per come riporta in un suo studio il Prof. Salvatore Mantia; Michele Giuseppe Ciofalo, questo il suo nome completo, era nato a Termini Imerese il 6 aprile 1839 ed aveva mosso i primi passi “artistici” istruito dal padre Vincenzo La Cavara; anche lui valente decoratore. Del pittore termitano, deceduto il 19 luglio 1913 mentre era intento a dipingere un suo quadro, abbiamo possibilità di ammirare ancora oggi alcune opere.
Uno è il quadro che raffigura la Madonna delle Divine Vittorie che si trova nella cappella omonima nei pressi della antica porta Euracea; e precisamente ad inizio della Via Taormina. L’altro è un quadro in olio su tela che si può ammirare all’interno della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Piazza Duomo; ed è un ritratto del nostro illustre concittadino Paolo Balsamo, al quale la Società è intitolata.
E poi ancora un altro dipinto con il Sacro Cuore di Gesù, che vedete in foto, e che si trova invece nella chiesa di Sant’Antonio di Padova. Ed a proposito di quest’ultima opera, si tramanda un racconto veramente curioso, che voglio qui riportarvi; ma che, come sempre raccomando in questi casi, va preso con accortezza. Si narra infatti che il Ciofalo ebbe più volte a ritoccarne il volto che, nelle sue intenzioni, doveva essere un pò serioso; ma che invece gli sembrava sempre soave e quasi sorridente. Insomma era come se Gesù volesse esprimere gioia nel donare il suo cuore agli uomini. Alla fine il pittore si “arrese” e lo lasciò per come lo vedete.
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