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O meglio, di fronte a immensi patrimoni, gli investimenti per questo attuale campionato (per il Como anche per i precedenti due) non sono stati finalizzati alla vittoria finale. Sia su sponda lariana che all’ombra del Monte Pellegrino, si cerca preliminarmente di creare valore, in attesa del grande salto che potrebbe essere annunciato nel (o nei) campionati a venire. Non che questo incontri l’incondizionata approvazione dei tifosi, i quali scalpitano e criticano l’operato a “fari spenti” delle società. Ma tant’è! Il percorso é ormai tracciato e oggi l’impegno si concentra principalmente a raggiungere i rispettivi obiettivi dichiarati.
Il Como ha due punti in meno del Palermo e vuole chiudere subito il conto con il raggiungimento della salvezza. Dal canto suo il Palermo ha cercato di credere ad un insperato inserimento nella corsa ai play-off ma dopo aver dichiarato il cambio obiettivo, ha un pò clamorosamente fallito appuntamenti importanti totalizzando un punto nelle ultime tre partite. Un assist alla squadra di Corini lo stanno fornendo le squadre che lo precedono. Pisa e Reggina, un pò per demeriti sul campo, un pò per motivi extra (deferimento e penalizzazione dei calabresi) non accelerano, in vista del traguardo e il Palermo, pur rallentando a sua volta é ancora in lizza per un posto tra le prime otto. Ovvio che se veramente vuole raggiungere questo obiettivo deve ricominciare a vincere iniziando proprio da Como. Insomma le due squadre hanno motivazioni forti per superarsi l’un l’altra e lunedì il pronostico é aperto a tutti e tre i risultati.
Gli azzurri di Longo arrivano alla sfida in condizioni migliori. Se non dal punto di vista della forma complessiva (il pareggio con l’Ascoli ha lasciato scontenti i tifosi) almeno per la disponibilità piena dei suoi effettivi. Longo a cui la vittoria manca da quattro turni, ha annunciato un modulo offensivo con il consueto 3-4-1-2 dove in prima linea, oltre a Iovine sulle terquarti, più Cerri e Mancuso che partirebbero dall’inizio, dovrebbero trovare posto a partita in corso anche Chajia e Gabrielloni, col primo che in questa stagione ha patito diversi infortuni e il cui impiego è in grado di dare più alternative in attacco al tecnico piemontese.
In casa Palermo, invece, si fa la conta degli infortunati. Dopo Di Mariano, anche Valente, l’altra “freccia” di destra, potrebbe dare forfait a Como. Un problema di difficile soluzione per Corini che, perduto anche Saric, in assenza di ali dovrebbe ridisegnare il centrocampo, dando più sostanza al centro, con Broh o Segre titolari a fianco di uno tra Gomes e Damiani, consegnando così Verre al ruolo di trequartista puro alle spalle di Brunori e Soleri. Quest’ultimo dovrebbe giocare dal primo minuto al posto di Tutino. 3-4-1-2 o 3-5-1-1 a seconda di come si evolverà la partita. La fine del 35° turno potrebbe, così, indirizzare i primi verdetti per le due squadre.
L’articolo Como – Palermo vista da… Giuseppe Misiano proviene da Sport Web Sicilia.
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