Gli scavi fanno emergere l’intera strada, la pavimentazione e un antico capitello: a Segesta ingresso gratis il 25 aprile FOTO

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SEGESTA INEDITA

Nuovi percorsi e visite a cantiere aperto

 

25 aprile: ingresso gratuito al Parco e visita al nuovo scavo di Casa del Navarca

Tornati alla luce l’antica strada,  tracce della pavimentazione e un capitello con foglie d’acanto

 

 

Le nuove foto e immagini video con drone degli ultimi ritrovamenti

 

SEGESTA. In soli dieci giorni di scavo è tornata alla luce un’ampia porzione dell’antica strada di Segesta: un percorso di 4,30 metri, largo 3,80 metri, con tracce della pavimentazione originaria del primo periodo ellenistico. Ma soprattutto la certezza che si tratti di un sito stratificato a più livelli, un edificio importante a due piani dove si svolgevano compravendite e atti pubblici: la campagna di scavo dell’Università di Ginevra, guidata dagli archeologi Alessia Mistretta e Emanuele Canzonieri, ha permesso di far affiorare gran parte della strada, uno splendido capitello con foglie d’acanto, alcuni mattoni in pasta marmorea e numerosi frammenti.

La visita a cantiere aperto si preannuncia come una vera scoperta per il pubblico: si potrà partecipare domani (25 aprile), giornata in cui tutti i siti italiani saranno a ingresso gratuito, come deciso dal Ministero della Cultura.

La visita gratuita al cantiere di scavo, guidata dagli archeologi di CoopCulture sarà disponibile alle 15.30, 16 e 16.30. Siamo sull’Acropoli Sud nel Parco archeologico di Segesta diretto da Luigi Biondo: qui sorgeva la cosiddetta Casa del Navarca di cui sono visibili i resti, e una grossa porzione di pavimentazione a mosaico unica nel suo genere, una sorta di antico gioco illusorio a tessere romboidali a tre colori, “sectilia” marmorei (bianco, celeste e verde scuro) che raffigurano una sequenza concatenata di cubi dall’effetto tridimensionale. Una meraviglia, che gli archeologi durante la visita collegheranno all’impianto urbanistico di Segesta, alle tecniche edilizie per riflettere con i visitatori sulle ipotesi che investono la domus. Nel 2021 erano state ritrovate le mensole in pietra a forma di prua: gli archeologi hanno pensato ai rostri di una nave e dunque ipotizzato che questa fosse l’abitazione del navarca Eraclio, ricchissimo armatore citato da Cicerone nelle Verrine. Finora le mensole erano conservate all’ingresso del Parco; in occasione delle visite, sono state riportate all’interno della domus.

 

L’ARCHEOLOGO RACCONTA IL TEMPIO DORICO DI SEGESTADisponibile anche la visita guidata che conduce al Tempio dorico di Segesta, uno tra i pochi esemplari ben conservati ancora esistenti. I visitatori seguiranno l’archeologo sino al tempio per scoprire gli elementi architettonici e le ultime scoperte. Poi potranno continuare la visita del parco in autonomia. Due turni disponibili, alle 11.15 e 12.30. Ticket: 7 euro.

 

 

Si potrà anche scegliere SEGESTA EXPERIENCE, visita approfondita al Parco archeologico di Segesta, in maniera da non perderne alcuna caratteristica, anche quelle meno indagate. “Segesta experience” toccherà il tempio dorico, lo splendido teatro affacciato sulla vallata con la cavea a ferro di cavallo; l’Agorà, e l’antiquarium in cima alla collina, raggiungibili con le navette del Parco. Un solo turno di visita, alle 10.30, sia domani che nel prossimo weekend, dal 28 aprile all’1 maggio. Ticket: 15 euro. Info: www.coopculture.it

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