La storia delle cartoline della Targa Florio: il racconto del termitano Michele Nullo VIDEO

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Il termitano Michele Nullo, ogni anno, è in prima linea al fianco di Aci Sport, per la realizzazione delle mitiche copie degli annulli filatelici della targa Florio. In collaborazione con Francesco Accardi, dalla centesima edizione, si prodigano insieme per lasciare traccia indelebile di ogni edizione che va a rappresentare di volta in volta, la mitica Targa Florio.

Michele, eredita dal padre questa grande passione. Era lui infatti, il grande appassionato di cartoline di casa Nullo, il quale è riuscito facilmente nella semplicità di questo grande amore che da sempre ha fatto parte della sua vita, ad imprimere nell’animo del figlio Michele, questo “sguardo lungimirante ed attento sul particolare , sul dettaglio che non passa inosservato ma che viene così inciso attraverso la creatività dell’arte che va a creare puntualmente una peculiarità ed allo stesso tempo, genera un grande principio di continuità e trasmissione visiva indelebile, dei momenti salienti della corsa più amata dagli italiani.

In questo caso, Michele, si è voluto proprio ispirare alle parole di Vincenzo Florio il quale voleva fortemente che la sua grande opera potesse sfidare il tempo e che continuasse da generazione in generazione. Nel suo caso, infatti, pensando a queste parole, il signor  Nullo ha voluto anche lui  perpetuare qualcosa: un lavoro di famiglia e di passione, di spessore culturale, attraverso tali stampe che fanno davvero storia e la attestano con ammirazione.

Con la sua spontaneità, schiettezza e genuinità d’animo, Michele ci racconta i momenti che hanno caratterizzato la sua vita e che lo hanno portato a raccontare in questa forma visiva molto bella, la Targa Florio.

Ricevere una copia degli Annulli filatelici è davvero una grande gara fra appassionati ed intenditori, di chi riesce ad impossessarsi di una di queste opere d’arte, perché è davvero così che possono essere definite.

Farle proprie, è qualcosa di prezioso, proprio per la minuziosità con cui vengono realizzate e  soprattutto grande amore che c’è dietro.  Oltretutto, qualcosa che diventa anche introvabile.

Da sottolineare, poi, che sono proprio loro appassionati a realizzare queste “occasioni ed opportunità “ di poter tenere con sé questi pezzi d’ arte di puro collezionismo, di affiggerli alla propria parete perché  gratuitamente e lo sottolineano con orgoglio, provvedono loro stessi al tutto e a proprie spese, la complessiva ed intera realizzazione e diffusione, senza alcun finanziamento, compenso e senza alcuna vendita.

Un po’ come in effetti faceva anche Vincenzo Florio che di sua tasca, molte volte come ricorda Michele, “apriva il portafoglio e sovvenzionava lui stesso la realizzazione della sua opera”.

È semplicemente la loro grande passione, quindi, che li ripaga e che va a creare di anno in in anno sempre più collezionisti.

Un grande elogio davvero dovuto, dunque, a queste persone che lavorano con impegno in silenzio e dietro le quinte, fanno sì, che ci sia sempre più bellezza da poter raccontare e in questo caso da poter conservare.

L’intervista al termitano Michele Nullo


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