Ecomed: progetto confort-green Expo del Mediterraneo realizzato nell’ambito di Catania 2023

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Ecomed, un  progetto confort -Green Expo del Mediterraneo realizzato nell’ambito del Progetto Catania 2030 ambiente e patrocinato dalla Regione Siciliana Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità (Dipartimento Regionale dell’Energia), dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, pone la sua attenzione sul tema dell’Ambiente e sulla capacità d’intervenire con equilibrate misure, atte a mitigare e ridurre gli effetti che derivano dagli impatti sistemici, causati tra l’altro dalla forte pressione prodotta dall’inquinamento antropico.   

Sulla centralità dell’argomento, ha rivolto il proprio interesse istituzionale, l’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente Elena Pagana che, ha coinvolto nella partecipazione fieristica, in programma a Misterbianco (CT) dal 19 al 21 aprile, tutti gli Enti regionali gestori di aree protette, di riserve marine, zone SIC e Parchi Regionali.  

Con questo progetto, finanziato dalla Regione Siciliana, l’Assessore al Territorio e Ambiente Elena Pagana, intende valorizzare, attraverso stakeholders istituzionali, la campagna di sensibilizzazione riguardante il processo di promozione della cosiddetta transizione ecologica, energetica e digitale nel ciclo dell’acqua, dei rifiuti, delle risorse, delle fonti energetiche rinnovabili e della mobilità sostenibile. 

Per l’Assessore Pagana -occorre – che tutti gli attori locali e regionali che popolano i Paesi dell’area mediterranea, agiscano per un nuovo Green Deal, così come evidenziato tra gli ambiti politici, nella nuova agenda dell’UE per il Mediterraneo, voluta dalla Commissione Europea.

L’obiettivo, infatti, -sostiene – è quello di accelerare il processo di rinnovamento dei Paesi del Mediterraneo nel contesto del Green Deal Europeo, proponendo strategie utili alla protezione della biodiversità. I Parchi regionali e, tutte le aree protette – sottolinea – sono ricchi contenitori di biodiversità, estremamente importanti per tutta l’Umanità e fonte per l’uomo di beni, servizi e risorse che hanno un ruolo chiave nella costruzione dell’economia delle comunità umane. Non possiamo agire separatamente l’uno dagli altri, per raggiungere i risultati voluti se non, attraverso l’ottica della condivisione che ciascuna specie nell’ecosistema in cui vive, ha un ruolo essenziale su scala locale e la sua diminuzione avrà come causa conseguente, un forte impatto per la stabilità degli habitat naturali.

Ne è convinto il Commissario straordinario dell’Ente Parco Salvatore Caltagirone che, nell’ambito della sostenibilità ambientale, ritiene sia necessario garantire sempre più, ed in linea con l’Agenda europea, una corretta gestione delle aree protette, perché la protezione dell’ambiente e la volontà di affrontare il problema della perdita di specie e di ecosistemi, sono tematiche propedeutiche a rafforzare, interventi strutturati su progetti a carattere scientifico, da svolgersi anche in forme di partenariato con Università, Centri Studi e di Ricerca anche con altri Paesi del Mediterraneo.

Abbiamo bisogno, – continua – di puntare sul ripristino degli ecosistemi danneggiati, attraverso metodi di agricoltura biologica, la riduzione dell’uso di pesticidi che danneggiano la fauna, il rimboschimento, la conservazione in situ e ex situ di esemplari unici di piante, testimoni di habitat naturali incontaminati con livelli biologici inalterati. Bisogna preservare le specie senza correre il rischio di alterare, alcuna funzione riproduttiva, perché la sfida di ridurre le emissioni di gas serra, non può che essere basata su investimenti che diano ampio respiro all’ambiente.  

Il commissario Caltagirone, – ritiene – a livello istituzionale che, la stessa “transizione e.” non può, che attuarsi attraverso l’adozione di buone pratiche, come già avviate dall’Ente con la concessione di marchi di qualità ambientale sulla ristorazione e sulla ricettività, il marchio Paniere Natura, l’introduzione anche nella rete museale dei geopark di sistemi innovativi (visore, realtà aumentata e virtuale) e l’ adesione a progetti Erasmus+.

Proprio sui cambiamenti climatici, il Parco delle Madonie, è partner con altri Paesi europei, in un Progetto Erasmus+ che ha per oggetto attraverso la fotografia, lo studio dei cambiamenti climatici per l’implementazione di nuove forme di metodologia scolastiche, applicate alla geografia e lo studio dei geopark.

Anche da un punto di vista turistico, la ricettività e la ristorazione, devono essere ecosostenibili privilegiando, ad esempio, il consumo di prodotti a chilometro zero, sviluppando le produzioni artigianali, incentivando gli acquisti verdi. Per questo, conclude, bisogna far leva sulle generazioni scolastiche e trasmettere l’amore per qualsiasi territorio, quello che curato, preservato e valorizzato, può essere la meta per una fantastica vacanza all’insegna della transizione ecologica.

Info e materiali utili del Parco delle Madonie, si possono trovare presso lo stand della Regione Siciliana per programmare le visite guidate nel Parco.

 
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