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“Abbiamo ascoltato le parole dell’ad Lars Carlstrom – spiegano Antonio Nobile segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani e Dino Cirivello Responsabile Cisl Termini Imerese -, e senza dubbio ci sembra un progetto ambizioso anche perché , a quanto pare la società non intende, come invece altre nel passato, attendere fondi pubblici ma partire con investimenti privati. Quello iniziale della stessa Italvolt sarebbe di cinque milioni di euro, di certo un capitale molto esiguo rispetto alle previsioni finanziarie complessive, ma l’amministratore è stato fiducioso sul reperimento del resto delle somme. Ad ogni modo il nostro giudizio resta sospeso in attesa dei fatti”.
Nobile e Cirivello aggiungono: “Sul fronte occupazionale si parla di 2 mila addetti quindi tutti gli ex Fiat e di altri nell’eventuale indotto ‘scientifico’ così come lo hanno indicato. Non possiamo esprimere pareri dettagliati quindi – aggiungono Nobile e Cirivello –, anche perché le esperienze del passato tormentato di questa area industriale ci insegnano che restare con i piedi per terra e attendere atti concreti, è l’unica cosa da fare. Intanto la società parteciperà ai bandi per l’assegnazione delle aree che dovrebbe giungere entro aprile”. Con Italvolt salgono a tre le realtà che sarebbero interessate a investire a Termini Imerese.
“Non c’è dubbio che più proposte portano a più possibilità di far rinascere l’area industriale ferma da troppo tempo – conclude Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani –, e con questa di tutto il comprensorio termitano e quindi tutti i comuni vicini che ne trarrebbero beneficio. Sia chiaro però che le presentazioni in pompa magna, gli annunci ormai non hanno più la presa di una volta sulle speranze dei lavoratori e noi vigileremo affinché i progetti si trasformino davvero in lavoro e affinché quelle aree rimaste abbandonate possano risorgere, ma serve un maggiore impegno della politica a tutti i livelli, perché di anni ne son passati troppi e di parole belle ma vuote altrettanto”.
Il commento del segretario Fiom Sicilia, Roberto Mastrosimone
“Sulla presentazione del progetto chiediamo l’attivazione del tavolo ministeriale con la presenza del presidente della Regione Siciliana, del ministro alle Attività produttive e Invitalia, per valutare e assumersi la responsabilità della sostenibilità economico-finanziaria e della rioccupazione dei lavoratori ex Fiat e dell’indotto.
La presenza dei commissari e delle organizzazioni sindacali per noi è indispensabile per la ricollocazione ma sopprattutto la garanzia della sostenibilità del piano industriale e Invitalia dovrà assumere un ruolo fondamentale, sopprattutto dopo quello che è successo in passato”.
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