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Se oggi vi chiedessi dov’è che a Termini Imerese si trova la via San Gabriele, sicuramente nessuno mi saprebbe rispondere.
Non ve ne faccio una colpa; infatti la strada, che così era popolarmente conosciuta, in realtà si chiamava via Monte San Gabriele.
Ma anche questo nome probabilmente vi dirà poco; oggi infatti nella nostra città una via con questo nome non esiste più.
Ci fu invece, e per diverso tempo, durante il ventennio fascista; ed era una strada che congiungeva la via Armando Diaz con la via Fonte Pir. Strada che, almeno da quello che ho potuto rilevare comparando altri antichi elenchi, dovrebbe oggi corrispondere alla Via Asparacio.
Ma come mai si era pensato di mettere questo nome ad una via della nostra città? Ebbene il Monte San Gabriele, nei pressi di Gorizia, è uno di quei luoghi storici dove si combatté una delle più feroci battaglie della prima guerra mondiale.
La montagna fu per questo soprannominata anche “Il Monte della Morte”; infatti nei vari epici scontri che in diverse fasi si svolsero fra quelle cime, prossime all’Isonzo, si stima persero la vita oltre quarantamila soldati.
Si pensi infatti che, per come ci dicono gli storici, fra il 17 agosto ed il 6 settembre del 1917, proprio in quella montagna esplosero oltre 45.000 bombe.
Quel luogo, e quella strage, aveva perciò scosso le coscienze degli italiani; e tante amministrazioni comunali decisero così di perpetrarne il ricordo intitolando, con il nome di quel monte, una delle strade della loro città.
Per quanto riguarda Termini Imerese c’è poi da dire che, nel cosiddetto medio Isonzo, ovvero proprio nelle battaglie che si svolsero in quelle zone, ed in quel monte in particolare, pagò un altissimo prezzo di sangue.
Infatti tra il 1916 ed il 1917, furono più di dieci i giovani soldati, nostri concittadini, che vi ebbero a perdere la vita combattendo eroicamente; e tra questi il Tenente Liborio Castro Giovanni. Ancora oggi in Italia esistono vie chiamate Monte San Gabriele; si trovano fra l’altro a Napoli, Trieste, Milano, ed anche in Sicilia a Donnalucata in provincia di Ragusa. Ho sempre sostenuto, e continuo a farlo, che ogni strada racconta una storia; e quindi i loro nomi non dovrebbero essere cambiati; o comunque, oltre alla nuova denominazione, aggiungere la scritta “Già via….”
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