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Prete in chat con minore termitano: Corte di Appello conferma condanna a cinque anni

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La Corte di Appello di Palermo, presieduta dal giudice Antonio Napoli, ieri ha confermato la sentenza resa dal Tribunale di Termini Imerese con la quale era stato condannato Padre Esposito alla pena di cinque anni.

Don Esposito, che si trova agli arresti domiciliari nell’abitazione di un familiare di Termini Imerese, è stato condannato anche al pagamento delle spese processuali ed alla rifusione delle spese di lite in favore di ciascuna parte civile appellante: 14mila euro ciascuno, oltre le spese generali, più 800 euro oltre le spese, in favore delle altre parti costituite.

Padre Vincenzo Esposito, il sacerdote di 64 anni, originario di Caltavuturo ma assegnato alla parrocchia di San Feliciano Magione (Perugia) è stato protagonista di una triste vicenda che ha come vittime giovani di Termini Imerese, assistiti in primo e secondo grado dagli avvocati Francesco Paolo Sanfilippo, Giuseppe Canzone e Caterina Intile.

Il sacerdote avrebbe chiesto dietro pagamento prestazioni sessuali a quattro sedicenni attraverso delle videochiamate. Il prete è stato in passato anche parroco a Termini Imerese.

Il sacerdote era stato arrestato ad agosto 2021

Don Esposito era stato arrestato dai carabinieri ad agosto dell’anno scorso, insieme alla madre di una delle presunte vittime. Il prete è difeso dagli avvocati Renato Vazzana e Di Trapani che ritengono ci siano i presupposti per produrre ricorso in cassazione e ribaltare la sentenza della Corte d’Appello di Palermo.

L’indagine è nata tra aprile e luglio dello scorso anno. I carabinieri stavano indagando su un’altra indagine e si sono imbattuti nelle telefonate tra il sacerdote e i bambini. Il sacerdote, originario di Caltavuturo in provincia di Palermo, avrebbe compiuto atti sessuali a distanza, sfruttando le chat dei social network. Le vittime, per lo più ragazzini di famiglie indigenti, sarebbero state pagate, secondo quanto emerso nel corso delle stesse indagini, utilizzando anche i soldi delle offerte dei parrocchiani.


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Redazione

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