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Un’operazione complessa, non semplice, a tratti perfino audace, oltre le possibilità proprie di un piccolo comune. E tuttavia doverosa e necessaria per riparare il territorio e immaginare un uso coerente con il contesto ambientale innescando una prospettiva rigenerativa.
Ciò è stato possibile grazie all’abnegazione degli ingegneri del Comune, le due donne responsabili delle aree tecniche che,.in ultimo, hanno assecondato il volere dell’Amministrazione seguendone l’iter tecnico.
Tra gli obiettivi del programma amministrativo, dopo solo due anni di intenso lavorio, grazie all’opportunità data dal Decreto Legge 10 settembre 2021, n. 121 che all’articolo 12 prevede e disciplina “Disposizioni urgenti in materia di progettazione territoriale e investimenti”, in particolare costituendo un apposito «Fondo concorsi progettazione e idee per la coesione territoriale», l’Amministrazione Comunale ha inteso fin da subito puntare senza indugio “alla messa a bando […] di premi per l’acquisizione di proposte progettuali […]” per il recupero e la rifunzionalizzazione delle aree di cave del territorio “al fine di rilanciare e accelerare il processo di progettazione nei Comuni delle regioni del Sud nonché in quelli ricompresi nella mappatura delle aree interne e ciò in vista dell’avvio del ciclo di programmazione 2021/2027 dei fondi strutturali e del Fondo sviluppo e coesione e della partecipazione ai bandi attuativi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)”.
È questo, in sintesi, il senso del bando di concorso di idee pubblicato dal Comune di Polizzi finalizzato ad acquisire l’idea migliore da premiare per il recupero e la rifunzionalizzazione delle aree di cave dismesse.
La storia
La lunga vicenda delle cave ha caratterizzato, nel bene e nel male, almeno gli ultimi sessant’anni della storia di Polizzi segnandone, dapprima, il suo sviluppo quando furono avviate le prime attività estrattive, quindi il suo declino quando esse, infine, negli anni ’80 del secolo scorso, furono chiuse, dapprima per via dell’emanazione della legge sui Parchi (1981), poi per la costituzione della Riserva Naturale Monte Quacella (1984), quindi per l’istituzione del Parco delle Madonie (1989).
Da allora, per Polizzi, i loro siti sono stati solo dei buchi di sventramento nel territorio, mai rimarginati e privi di quell’innesco tanto declamato e atteso, quanto mai realizzato circa il loro recupero e il loro risanamento necessario per nuove, quanto insperate politiche di compensazione ambientale e nuove possibilità d’uso compatibile con l’ambiente circostante tutelato a Parco.
Questa storia, ben presente all’Amministrazione comunale, è stata la molla per puntare con decisione a programmare un percorso fattibile di recupero e di riconversione finalizzato a dotarsi di una progettualità in grado di intercettare le opportunità di finanziamento offerte dal PNRR, così come prevede il Decreto Legge richiamato che destina risorse per queste libere iniziative dei Comuni.
Obiettivi dell’intervento
Il tema del concorso riguarda la riconfigurazione morfologica e l’uso di una parte significativa del paesaggio del Parco delle Madonie nel territorio polizzano, inciso nella sua continuità dai segni sgretolati delle diverse cave, di cui tre sono oggetto del presente concorso.
La finalità del concorso è quella di selezionare tra le idee presentate la migliore proposta che, una volta sviluppata in progetto di fattibilità tecnica economica, consenta di conseguire i seguenti obiettivi:
❖ “Portella Colla”, recupero ambientale, ricucitura del paesaggio e realizzazione di Un’infrastruttura di servizio al turismo per la fruizione del patrimonio naturalistico e ambientale del comprensorio madonita, in particolare a supporto dell’area del polo turistico sportivo di Piano Battaglia.
❖ “Santa Nicola”, recupero ambientale e ricucitura del paesaggio per la cava dismessa, in
particolare nell’ottica di un recupero sociale mediante la realizzazione di un parco avventura e percorsi di arrampicata;
❖ “Orto Menta”, recupero ambientale e ricucitura del paesaggio per la cava dismessa, con
particolare attenzione alle connessioni con la vicina area del Vallone degli Angeli sito degli
Abies Nebrodensis e con il vicino vivaio forestale “Piano Noce” che, nell’ottica di un recupero
finalizzato all’uso sociale, preceda l’insediamento di un giardino botanico
montano a carattere mediterraneo, organizzato in modo da soddisfare esigenze di carattere
culturale e didattico-scientifico.
Oggi, dunque, il bando di concorso attraverso il quale il Comune di Polizzi vuole dotarsi di uno studio di Fattibilità Tecnico Economico, base necessaria per aderire a successivi bandi di finanziamento per la transizione ecologica.
Per ogni ulteriore informazione di dettaglio sulle finalità del bando e sulle modalità di partecipazione si rinvia al link che qui si pubblica.
Link:
https://portaleappalti.ponmetropalermo.it/PortaleAppalti/it/homepage.wp?actionPath=%2FExtStr2%2Fdo%2FFrontEnd%2FBandi%2Fview.action¤tFrame=7&codice=G00566&_csrf=6QQMGD59VPTRNVYW9KG3ZMZOTC5J7MYG
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