Carnevale Termini Imerese: personaggi che hanno fatto storia, Francesca Agnello conosciuta come “Ciccia pazza”

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E’ giusto che fra queste pagine qualcuna venga anche dedicata ai tanti personaggi che in qualche maniera ed a vario titolo hanno caratterizzato alcuni tratti della storia del Carnevale Termitano.
 
Tra questi non possiamo certo dimenticare Francesca Agnello; a Termini Imerese popolarmente conosciuta con l’appellativo di “Ciccia pazza”.
 
Ma Francesca sicuramente pazza non era; il suo unico “difetto” era quello di essere istintiva e dire le cose in faccia a tutti, per come le pensava e senza alcun timore riverenziale.
 
Ciccia era di umili origini abitava nella zona bassa della città e viveva di espedienti.
 
Un suo fratello era invece conosciuto per essere un abile artigiano calzolaio che teneva bottega nella trafficata via Armando Diaz.
 
Il nostro personaggio era dotato di grande estro e creatività; abile nel realizzare fiori di carta ed altri oggetti in cui era richiesta grande manualità, aveva anche una bella voce e non mancava di esibirsi quando, durante le feste o durante la stagione estiva, si svolgevano concorsi musicali in piazza Duomo, alla villa Palmeri od alla marina.
 
Tanti ricordano che uno dei suoi cavalli di battaglia era “Signora Fortuna” un brano portato al successo negli anni quaranta da Narciso Parigi e poi da Claudio Villa.
 
Vederla cantare era sempre uno spettacolo e tra gli anni sessanta e settanta memorabili furono anche le sue esibizioni alla marina quando in coppia con Nanà, un altro noto personaggio termitano, intonavano, ”signorina nun ballari a marinara”, il pubblico andava in visibilio ed era un vero divertimento.
 
Insomma con la sua presenza sul palco lo spettacolo era assicurato.
 
Francesca fece anche esperienza di artista di strada; tanti infatti ricordano che per qualche tempo, insieme ad un suo amico fisarmonicista conosciuto in un circo, si esibì in piazze e strade della nostra Sicilia.
 
Nel giro del Carnevale Termitano Francesca Agnello entra negli anni sessanta quando ne è principale trascinatore il cav. Ignazio Casamento; nel freddo capannone della caserma La Masa, incollava carta dipingeva e, inutile dirlo, teneva allegra l’intera compagnia.
 
Poi, durante le sfilate si trasformava in vera e propria animatrice, mescolandosi alla folla con i suoi stravaganti costumi e facendo divertire grandi e piccini.
 
Ciccia voleva molto bene ai bambini ed in tasca portava sempre confetti e caramelline che distribuiva ai piccoli in cambio di un sorriso.
 
Cenni storici del nostro Nutaru Menzapinna, Nando Cimino, Presidente Onorario della Società del Carnovale.
 
 


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