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Termini Imerese antichi proverbi: “Pi San Brasi a mirenna trasi”

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Recitava così un antico proverbio in uso anche a Termini Imerese; e con ciò si voleva indicare che le giornate incominciavano ad allungarsi e nel pomeriggio i bambini, ma non solo loro, facevano anche la merenda.

Nella mia città San Biagio si festeggiava nella vecchia chiesa di San Giacomo; che era ancora ben attiva fin negli anni quaranta del novecento.

Qui c’era anche l’antica statua del santo che vedete nella foto e che oggi invece si trova in una delle cappelle laterali della nostra chiesa Madre.

C’era grande devozione nei confronti di San Biagio, a cui tutti si rivolgevano invocandolo a protezione della gola; o meglio pi jargi o pi cannarozza, come pure vengono indicate le parti ad essa riferite.

“Siddu c’è mali San Brasi a mari l’avi a mannari”; ripetevano così i devoti quando avvicinavano alla gola i panuzzi biniritti o cuddureddi, che tanti quel giorno preparavano in casa come ex voto per grazia ricevuta.

I cuddureddi di San Brasi erano dei piccoli pani rotondi delle dimensioni di un biscotto o di un’ostia, che poi dopo essere stati benedetti dal sacerdote durante le funzioni religiose, venivano distribuiti ai vicini ed ai parenti.

Se ne preparavano pure nelle chiese dove c’ chi, coeran un apposito stampino, vi imprimeva anche l’immagine del santo; e queste, in cambio di un piccolo obolo, venivano distribuite ai fedeli al termine delle messe.

Durante il rito, il sacerdote nell’atto di benedire la gola vi poggiava anche due candele incrociate quasi come a formare una tenaglia; atto questo che ci rimanda ad una antica tradizione secondo cui il santo riuscì miracolosamente a liberare un bambino al quale gli si era conficcata una grossa spina nella gola.

A Termini Imerese la chiesa di San Giacomo dove si festeggiava San Biagio, era la antica cattedrale della città; e più volte rimaneggiata, rimase attiva fin nel 1943 quando gravemente danneggiata a seguito di un bombardamento, non venne più riaperta.

Qui, davanti alla cinquecentesca statua lignea del santo con pastorale e mitra, c’era pure chi fra i nostri antenati, recitava questa antica orazione: “Santu Brasi ca martiri siti li me cannarozza prestu sanati, ca vinni ni vui a priari cu firi pi quantu stu mali m’avissi a passari”.

 


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Redazione Palermo

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