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L’opera, ancora incompleta (quello che vediamo dalle immagini sotto è stato realizzato in soli due giorni), con precisa manipolazione dell’argilla, nei laboratori dell’Accademia di Belle Arti di Agrigento, dove il termitano studia. L’idea di Giuseppe Piscitello è quella di donarla alla Missione Speranza e Carità di Palermo, dove riposa Biagio Conte.
«L’ho incontrato durante un suo viaggio – racconta Giuseppe Piscitello – . Camminava a piedi e un giorno passò da Termini Imerese, dove io vivo. Lo incontrai lungo la strada. Gli offrii dei soldi per comprare qualcosa da mangiare, ma mi rispose che aveva già tutto. Mi ha abbracciato e quell’abbraccio non lo dimenticherò mai. Io so scolpire. Per questo ho pensato di realizzare un’opera che ricordasse la sua immagine. Fargli una statua è il minimo che io possa fare per tutto quello che ha saputo dare e insegnare».
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