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La normativa che ha istituito il reddito di cittadinanza, infatti, prevede che chi intende avvalersi della misura assistenziale non debba essere intestatario o avere nella disponibilità a qualunque titolo navi e imbarcazioni da diporto.
Per eludere il fisco, il proprietario aveva immatricolato l’imbarcazione in Belgio, omettendo di indicare il bene nella dichiarazione dei redditi fra gli investimenti patrimoniali e le attività finanziarie detenute all’estero, riuscendo ad intascare indebitamente il sussidio statale.
Grazie alla trasversalità dell’attività di indagine condotta dai Finanzieri, basata sull’approfondimento dei controlli effettuati in mare, sul controllo incrociato con le banche dati e sulle acquisizioni documentali presso gli operatori economici presenti sul territorio.
Il cittadino italiano è stato segnalato alla competente Autorità Giudiziaria e all’INPS per l’interruzione dell’erogazione del sussidio nonché per l’avvio delle procedure per il recupero delle somme indebitamente percepite (oltre 15.000 euro in poco meno di due anni).
L’operazione condotta conferma il ruolo della Guardia di Finanza quale unica Forza di Polizia in mare a contrasto degli illeciti economico – finanziari, in grado di colpire quei fenomeni di indebito accesso a misure di sostegno al reddito cui conseguono dispendio di risorse pubbliche e iniquità nel tessuto sociale.
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