3.Fatti del giorno

Carabinieri: colpo al clan del mandamento Pagliarelli di Palermo, sette misure cautelari VIDEO

Rimani sempre aggiornato



Alle prime ore dell’alba di oggi, nelle città di Palermo, Riesi (CL) e Rimini, i militari del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a sette provvedimenti cautelari (5 in carcere e 2 degli arresti domiciliari), emessi dal Gip, presso il Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, per i reati di associazione di tipo mafioso ed estorsioni, consumate e tentate, con l’aggravante di aver commesso il fatto al fine di agevolare l’attività mafiosa e di essersi avvalsi della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva.

L’operazione si incardina in una più ampia manovra investigativa, condotta all’unisono dalle articolazioni territoriali e speciali dell’Arma dei Carabinieri sotto l’egida della Procura della Repubblica di Palermo, tesa a disarticolare cosa nostra nel suo complesso – colpendone tanto l’assetto militare quanto i cospicui patrimoni illeciti – nell’intento di neutralizzarne l’impatto sul tessuto socio-economico nonché di scardinare quella rete di omertà e connivenza grazie alla quale, ancora oggi, l’associazione mafiosa fornisce supporto alla latitanza di suoi esponenti di spicco.

L’attività odierna, in particolare, costituisce l’esito di un articolato impegno in direzione del mandamento mafioso palermitano di Pagliarelli, che ha consentito di acquisire un grave quadro indiziario in ordine all’appartenenza a cosa nostra dei membri della famiglia mafiosa di Rocca Mezzomonreale, alcuni dei quali, posti in posizione di vertice, già condannati in passato in via definitiva per il reato associativo mentre altri, considerati uomini d’onore riservati, rimasti ad oggi immuni da attenzioni investigative a causa delle cautele adottate nei loro confronti dal sodalizio.

Grazie all’importante dispositivo di contrasto di cui si è dotato il Comando Provinciale Carabinieri di Palermo, nonché al ricorso sistematico alle più sofisticate tecnologie di captazione, è stato possibile superare le continue accortezze poste in essere dagli indagati al fine di sottrarsi alle investigazioni, arrivando ad ottenere acquisizioni di elevatissimo pregio ed assoluta genuinità che hanno confermato, ancora una volta, la piena operatività dell’associazione nel suo complesso, nonché il costante richiamo della stessa alle più arcaiche regole mafiose.

 

 
CONTINUA A LEGGERE SU HIMERALIVE.IT


RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Himeralive.it




target: "#ad-5", subId: "himeralive_advancedad_160x600", site: 1729, config: 153, width: 160, height: 600 });

target: "#ad-1", subId: "himeralive_advancedad_300x250_mobile", site: 1729, config: 153, width: 300, height: 250 });

ma5t3r

Recent Posts

Termini Imerese, storie di esiliati: Girolamo Li Causi

TERMINI IMERESE - STORIE DI ESILIATI   Tra il 1926 e il 1943 il regime…

6 minuti ago

Esodo estivo: bollino rosso nel primo grande week end di partenze, da domani Anas sospende 906 cantieri

L’Ad Aldo Isi: “Nonostante i grandi flussi di traffico siamo impegnati a garantire una circolazione…

3 ore ago

Tutto pronto per l’ottava edizione del Premio Castelbuono: in evidenza le eccellenze del paese madonita

Torna l’appuntamento con il “Premio Castelbuono”, la manifestazione, ideata dal periodico “Suprauponti” con la direzione…

4 ore ago

Polizia Palermo: arrestato 39enne per detenzione di cocaina e armi

La Polizia di Stato ha arrestato T.S., 39enne palermitano, fermato in flagranza di reato mentre…

4 ore ago

Alcara Li Fusi e Beer Eat: organizzato dall’associazione Proloco Akaret

Tutto in fermento ad Alcara Li Fusi: manca poco al 27 luglio 2024, quando, a…

4 ore ago

Termini Imerese: riaperta la chiesa di San Carlo FOTO E VIDEO

La chiesa di San Carlo Borromeo di Termini Imerese è stata riaperta e torna ad…

10 ore ago