Il 29 dicembre del 1917 nasceva a Trabia Giuseppe Sunseri.
Personaggio di elevato spessore culturale, che è sicuramente ben conosciuto dalla maggior parte di coloro i quali, come me, lo hanno avuto come professore e preside.
Pinè Sunseri, come tutti popolarmente lo chiamavamo, si laurea in lettere nel 1940 ed incomincia da subito ad insegnare al liceo “Meli” di Palermo.
La sua carriera scolastica lo porta ad essere nominato preside incaricato di vari istituti; tra questi il Liceo Classico Gregorio Ugdulena di Termini Imerese dove poi passerà di ruolo nel 1975.
E di questa città, che pur non gli ha dato i natali, Pinè era profondamente innamorato; anche se non lesinerà critiche nel vederla spesso apatica ed inconscia.
Oltre al suo impegno nel campo della cultura e dell’arte, non venne meno pure quello in politica; fu infatti sindaco di Trabia, e nel 1958 anche vice sindaco di Termini.
Personalmente lo ebbi da ragazzo come preside; ma tanti anni dopo ci fu modo di frequentarci e meno istituzionalmente, anche in altri ambiti.
Soprattutto quando in una tivù privata mi trovai a fargli da coautore in una seguitissima trasmissione dal titolo “Le voci del Tempo”.
Il professore Sunseri ottimo latinista, era anche un fertile verseggiatore; e buona parte delle sue liriche sono riportate nelle raccolte “L’altra sponda” e “All’ombra del carrubo”.
Il prof. Giorgio Santangelo così ne scrive: “….Il senso etico della vita, che costituisce la più autentica scaturigine della poesia del Sunseri, riassorbe in se l’istanza del trascendente, che diviene, in questa direzione, immanenza fervorosa di spiriti religiosi….” Mentre del Sunseri uomo, Giusto Monaco filologo e grecista dice: “ Ha titoli culturali e civili che fanno di lui senza dubbio un uomo fuori dell’ordinario”.
– Dolcezza, una delle sue più belle poesie così si conclude:
“Io sono la foglia
che il vento gelido
porta ormai
nella solitudine triste
nell’inverno”.
Giuseppe Sunseri morirà a Palermo il 29 gennaio del 1994.
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