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Una coppia bolognese si era lasciata per poi riavvicinarsi come succede spesso, le cose però durante la pandemia sarebbero diventate violente.
Il marito umiliava in maniera molto pesante la moglie, perché dopo 22 anni di matrimonio e tre figli il suo corpo era cambiato.
Negli ultimi tempi alle umiliazioni si sono aggiunte anche le minacce.
Ripeteva continuamente alla moglie che le avrebbe tagliato un braccio e sfregiato il viso con l’acido perché non riusciva ad accettare che la donna avesse potuto avere un altro uomo.
La donna, stanca della situazione, ha deciso di rivolgersi ai carabinieri.
La procura di Bologna ha chiesto e ottenuto dal giudice la misura cautelare del divieto di avvicinamento nei posti frequentati dalla vittima e l’allontanamento da casa.
La coppia si era sposata nel 2000, ma dopo 9 anni di matrimonio e tre figli si erano separati perché lui avrebbe iniziato a picchiarla.
L’ex moglie, dopo sei anni, aveva deciso di dare un’altra possibilità all’ex marito con la speranza che fosse cambiato.
Invece così non è stato.
Durante la pandemia, il 48enne avrebbe ricominciato a minacciare e aggredire la moglie.
Negli ultimi tempi le cose sarebbero peggiorate a tal punto che la donna si è rivolta ai carabinieri ottenendo la misura cautelare nei confronti dell’ex marito.
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