Dopo l’arrivo a Piazza Armerina e prevista la visita guidata alla Chiesa di Sant’Andrea, la più antica della città, attestata in un documento del 1142, con preziosi affreschi all’interno e interessanti particolari architettonici all’esterno. Si prosegue con la visita al Museo della Città e del Territorio di Palazzo Trigona, recentemente istituito e dotato di una sala immersiva.
E’ costituito da una parte archeologica, nel piano ammezzato, con reperti provenienti da siti archeologici del territorio (Monte Manganello, Montagna di Marzo) e della villa del Casale, con reperti dagli scavi Gentili e dai recenti scavi alle terme Sud. Tra questi ultimi, è notevole la lastra di terracotta con simboli cristiani.
Al primo piano, si visita l’apparato espositivo sul medioevo a Piazza, tra cui alcuni reperti dagli scavi della Soprintendenza e dell’Università La Sapienza all’abitato medievale. Visita dei quartieri Monte, Castellina, Casalotto, Canali.
Si passa poi alla Chiesa del Carmine costruita nel XIII secolo su un insediamento dei cavalieri teutonici (ne resta la torre campanaria), ampliato e munito di chiostro e la Chiesa cattedrale costruita nel XIV secolo, sul luogo di un edificio più antico, per ospitare l’immagine di Maria SS. Delle Vittorie, icona bizantina miracolosamente ritrovata nella cappella di Piazza Vecchia nel 1348. Il solo campanile, tardo gotico, testimonia di quella fase costruttiva, in quanto la chiesa è stata del tutto ricostruita nel XVII secolo.
All’interno, oltre all’icona della Vergine, si ammira un crocifisso di XV secolo. L’espansione edilizia nel XIV secolo portò allo sviluppo del «borgo» di Castellina, con la nuova cinta di mura che lo racchiudeva (era prima esterno alla città). Nel XV secolo si aggiunse il quartiere dei Canali, abitato in gran parte da Ebrei, con la fontana monumentale ancora utilizzata.
Nel pomeriggio è prevista la visita della Villa del Casale, edificio residenziale tardoantico con la più vasta decorazione musiva rimasta in situ nel mondo romano. La villa fu continuamente frequentata fino al VI-VII secolo, poi abbandonata, per essere in parte rioccupata tra X e XI secolo, e fino al definitivo abbandono nel XII-XIII secolo. I resti furono poi sepolti da una serie di alluvioni, fino alla riscoperta nel XX secolo. Nei pressi, le zone archeologiche medievali visibili dall’esterno.
Si tratta di due zone, una a Nord, scavata nel 2013 dalla Soprintendenza di Enna e resa fruibile grazie ai fondi ARCUS, da cui sono emersi tratti di una strada e di abitazioni in due fasi, di X-XI e di XI-XII secolo.
La zona a Sud della villa è stata scavata con fondi europei tra 2004 e 2005: anche qui sono emerse case di X-XI e XI-XII secolo, articolate con vani rettangolari aperte su cortili interni, abbandonate nel tardo XII-XIII secolo. Alle ore 18,00 è prevista la partenza da Piazza Armerina.
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